L'omeopatia è sopratutto rapporto umano: in questa rubrica potrete chiedere a un'esperto consigli e suggerimenti su come affrontare e risolvere i vostri problemi con l'omeopatia.
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Salve, ho 28 anni e sono alla 18 settimana di gravidanza, sono felicissima di questa dolce attesa tanto desiderata però purtroppo da poco più di un mese non riesco più a essere serena, mi sento molto giù di morale a livello psicologico a causa di uno sfogo cutaneo di punti neri e brufoli sul viso sottopelle che si infiammano via via. In pratica sono una maschera di brufoli, il ginecologo dice che dipendono dagli ormoni, la dermatologa che mi ha visitato mi ha prescritto una semplice crema opacizzante della uriage e il detergente della stessa linea, ma ovviamente non hanno risolto niente, anzi la situazione è peggiorata e io sono sempre più triste. Sono arrivata a non uscire quasi mai perché mi vergogno, mi da fastidio anche lavarmi il viso, sembra carta vetrata. Io in passato ho sofferto molto di Acne dai19- 20 anni, ho fatto cure sia con creme antibiotiche che per via orale, mi hanno prescritto roaccutan ma al finire della cura mi ritornava sempre tutto fuori, con la pillola diane e la crema epiduo gel avevo finalmente risolto tutto, anche dopo aver interrotto la pillola la pelle era perfetta, liscia come non mai. Abituata ad avere la pelle liscissima da 4 anni non sopporto l'idea di ritrovarmi così, per me è diventato un problema di natura psicologia, ci penso continuamente e non riesco ad accettarmi. Dimenticavo, sto assumendo acido folico e aspirinetta, in realtà lo sfogo è comparso intorno alla 12 settimana dopo aver iniziato l'uso giornaliero di aspirinetta, ma non so se può essere collegato. Spero possiate essermi d'aiuto, magari con un consiglio, l'uso di qualcosa di esterno che disinfetti e che sia antibatterico per evitare questa infiammazione continua, la pelle risulta molto ruvida al tatto, secca e molto molto rossa, ma allo stesso tempo molto oleosa. Con epiduo gel mi ero trovata bene ma non vorrei usarlo in gravidanza. Potrei, rivolgermi ad un omeopata, poter risolvere il mio problema? Grazie anticipatamente per la risposta spero davvero possiate aiutarmi!

Francesca

 

Gentile signora Francesca,
innanzitutto auguri per la sua gravidanza.
La disamima che fa del suo sfogo è corretta come anche l'osservazione del ginecologo.
Detto ciò vale la pena di osservare che la pelle assume un valore drenante e di per se il problema non deriva dalla pelle anzi la pelle tende ad eliminarlo. Ecco perchè come da Lei giustamente osservato spesso ad un periodo di soppressione farmacologica dello sfogo può seguire un periodo di aggravamento; per il tentativo dell'organismo di ripristinare la direzione dello sfogo attraverso la pelle.
Tutto ciò fa presupporre che l'unica cura reale è quella di affontare le cause piuttosto che coprire gli effetti; a cui spesso seguono conseguenze peggiori. Il mio consiglio è di rivolgersi ad un medico omeopatico unicista che interverrà nel rispetto delle reali necessità dell'organismo unitariamente, cordialmente,

dott. Carlo Melodia

Buongiorno, volevo sapere qualcosa riguardo il Ledum Palustre
Sono tornata dalle vacanze a Cuba con la febbre Dengue, ma anche a casa cono soggetta a infinite punture di zanzara (abito oltretutto in pianura padana, dove le zanzare sono numerosissime)
Ho sentito parlare dei granuli in diverse concentrazioni da 3 a 200 CH, vorrei sapere quale è il dosaggio maggiore che posso assumere per avere il risultato ottimale, in vista dell'estate ma anche di altre vacanze in zone tropicali
Grazie in anticipo per la risposta
Cordiali saluti


Gentile signora,
rispetto alla malattia contratta, a cui si riferisce, il consiglio è di rivolgersi ad un centro medico specializzato; viste le eventuali implicazioni cliniche che detta malattia può comportare.
In secondo luogo, relativamente alle proprietà di Ledum palustre, deve sapere che non esiste un rapporto stretto tra rimedio omeopatico e malattia ma piuttosto tra rimedio e sintomi della malattia. Infatti oltre a Ledum palustre altri rimedi si rivelano efficaci in seguito a conseguenze di punture di zanzara come Apis, Arnica, Arsenicum, Hyperico, Pulsatilla, Staphysagria etc... La loro scelta è determinata dal medico in conseguenza dei sintomi specifici del malato e non a quelli generici della malattia. Per cui eviti in ogni caso una automedicazione per "sentito dire" e si affidi alla professionalità di un medico che le indicherà il rimedio opportuno alle Sue necessità,
cordialmente,
dott. Carlo Melodia

L'8 aprile visite omeopatiche gratuite: www.luimo.org; www.presidioomeopatiaitaliana.org 

salve, soffro da 4 anni di un problema di ipersalivazione con cattarro, che mi sta' dando un enorme fastidio.Praticamente inghiotisco continuamente saliva,ma una parte densa si ferma nel rinofaringe(catarro bianco). E' cosi' denso che lo posso sollevare con un dito. Per questo motivo sono obbligato a sputare frequentamente. L'ottorino mi ha consigliato alla fine di farmi operare , con la chiusura dei dotti. Ho i dotti ingrossatti e in gola e bocca tanta saliva. Ho letto che esistono alcuni prodotti omeopatici per il mio problema . Tipo PILOCARPINUM, LOBELIA INFLATA E IPERICO.La medicina non riesce ad aiutarmi, mi chiedevo se voi in qualche modo potete farlo.
DISTINTI SALUTI LUCA

Gentile Luca,
siamo concordi con Lei che prima di passare a soluzioni chirurgiche vada intrapreso un iter medico. Naturalmente come più volte indicato in questa rubrica l'invito è quello di rivolgersi, se ritiene di volersi curare con la medicina omeopatica, ad un medico omeopatico e non, come spesso avviene, di ricercare soluzioni online. In Sardegna ci sono diversi medici omeopatici, basta informarsi. 
cordialmente,
dott. Carlo Melodia

L'8 aprile è possibile ottenere una visita gratuita da medici omeopati: www.luimo.org, www.presidioomeopatiaitaliana.it 

Gentile Dottore,mi sono avvicinata con interesse sempre crescente alla medicina omeopatica in seguito a un artrite da streptococco.Ho effettuato un ciclo di terapia"pluralista"che avrei preferito "unicista",e dopo un miglioramento si sono ripresentati tutti i sintomi.Inizio allora la terapia vera e propria col Rhus tox 30 ch per 3 v al di.Aggravamento omeopatico pesante e immediato,nell arco di 6 settimane,sempre presente con miglioramenti blandi e poco incisivi.Risultato esaurimento energie , peggioramento umore esacerbazione di tutti i sintomi.Sfinimento totale.Ora il terapista mi cambia la diluizione con 50 LM in forma liquida(terapia nn ancora iniziata,per diluizione nn reperibile).Ora mi chiedo,leggendo Hahnemann,se la ripetizione per 5 settimane del rimedio in granuli a potenza costante,e il mancato intervento per ridurre l aggravamento prima che mi riducessi in questo stato,si potesse evitare e se addirittura possa avere pregiudicato,anche se adesso la prescrizione è corretta,la sua efficacia,dato che la mia energia vitale e sopportazione del dolore è ai minimi termini.Voglio continuare a curarmi con l omeopatia,ma con maggiore coscienza.

La ringrazio,cordialmente

Sonia

Gentile Sonia,

la terapia pluralista naturalmente è di tipo sintomatologico in quanto più rimedi contemporaneamente sono finalizzati ad agire su più piani. Non entro nel merito della terapia effettuata anche perchè bisognerebbe conoscere il suo caso clinico e la sua individualità. Ma, legandomi a ciò che scrive, Le faccio notare che anche la sua mancanza di energia rappresenta un sintomo che va valutato per la successiva prescrizione! Effettivamente la 50LM rappresenta un dosaggio poco usato ed è il motivo per cui non lo trova in commercio. Comunque nella sua domanda c'è gia una analisi chiara da cui deve trarre le conseguenze se desidera continuare le cure omeopatiche,

cordialmente,

dott. Carlo Melodia

Salve, sono un ragazzo di 33 anni che soffre di rosacea dal 2013.
Non presento ne’ pustole ne’ papule ma continui episodi di rossori al viso(flushing) da settembre ad ottobre, quindi con l’abbassarsi delle temperature.
Questi flushing, che hanno nel naso il punto debole, mi colpiscono verso le ore serali per i motivi piu’ svariati: docce calde, cibi piccanti o caldi, sbalzi termici ma anche in maniera spontanea, questo fenomeno di vasodilatazione si presenta tutte le sere inevitabilmente per il periodo sopra citato.
Ho provato per quanto concerne l’omeopatia, ad assumere in un primo momento sanguinaria canadensis sia 5ch che 7ch, poi in un secondo momento con mutus lachesis, infine anche l’arnica(tutte in forma di opercoli sotto la lingua) ma senza successo.
Vorrei chiedere se l’omeopatia presenta una terapia valida nei confronti di questo fenomeno, che rappresenta per me una situazione piuttosto invalidante a livello sociale.
Grazie mille per l’eventale tempo dedicatomi.
Claudio

Gentile Claudio,
la medicina omeopatica può senz'altro aiutarla ma sotto la guida di un medico esperto. Tentativi di assumere rimedi sulla patologia non hanno riscontro in medicina omeopatica in quanto la stessa patologia può essere curata da diversi rimedi perchè la scelta terapeutica non avviene su indicazione della causa clinica (rosacea nel suo caso) ma sull'intera sintomatologia del malato.
Cordialmente,
dott. Carlo Melodia

Egregio Dottore,
Le scrivo per chiederLe un parere
.
Soffro di polimiosite da più di 30 anni. I crolli di calcio hanno formato numerose calcificazioni nelle articolazioni e nel tessuto connettivo, soprattutto a carico degli arti inferiori (dal polpaccio alla caviglia). Questo provoca anche la rottura della cute e la formazione di ulcere che poi faticano molto a cicatrizzare.
Ho letto che il cloruro di magnesio può favorire il dissolvimento di questi accumuli di calcio indirizzandolo dove è giusto che sia: nelle ossa. La mia farmacista mi ha già confermato la cosa ma gradirei molto la Sua conferma.
Io assumo immunosoppressori e antiipertensivo potrebbero esserci controindicazioni?
Ho letto anche che gli integratori di magnesio esistono in varie forme:

Carbonato di magnesio o Cloruro di magnesio, o legato a sostanze organiche (es: magnesio aspartato, magnesio oxiprolinato, magnesio gluconato etc.) e queste ultime formulazioni con magnesio consentono, solitamente, un migliore assorbimento a livello intestinale.

Quale di queste, a Suo parere, è maggiormente indicata per il mio caso?
In che quantità assumerne perchè abbia effetto sulle calcificazioni?
Se è utile per stabiilire il dosaggio ho 50 anni e peso 60 kg.

Inoltre ho letto che la soluzione con magnesio può essere applicata anche sulle ulcere per stimolarne la cicatrizzazione. Mi conferma anche questo?

La ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.
Distinti saluti

Graziella 

 

Risponde il Dr. Stelio Mazziotti di Celso

Gentile signora,

Impacchi di (Cloruro) Magnesio possono giovare alla calcinosi cutanea da polimiosite. La questione tuttavia esula dal campo di pertinenza della medicina omeopatica, che comunque piuttosto che con integratori intenderebbe agire, individuando il rimedio specifico per ciascun paziente, sulla capacità dell'organismo di assorbire, metabolizzare e regolarizzare naturalmente i suoi elettroliti ed oligoelementi.

 

 

Buongiorno,

mi sono accorta di soffrire di meteoropatia, e di stare molto male con il freddo, il vento e umido,

Salve,sono una ragazza di 25 anni e soffro da anni di acne seppur non in una forma gravissima. La mia acne è causata da una predisposizione genetica da parte della famiglia di mio padre,dato che lui e miei parenti soffrivano tutti di questa patologia da giovani. Ho voluto fare anche degli esami ormonali ed un esame transvaginale per capire se avevo problemi alle ovaie,ma è risultato tutto regolare e il ciclo mestruale è perfetto. Di conseguenza ho dovuto accettare che il mio fosse una predisposizione genetica e che non so se potrò mai guarire...Ho comunque voluto rivolgermi a voi perché mi è stato detto che molte persone che soffrono di acne decidono di curarsi con l'omeopatia. Vorrei avere delle informazioni se possibile,chiedendovi in che modo l'omeopatia può aiutare il paziente affetto da acne?Premetto che sono stata da diversi dermatologi,ma nessuno ha saputo aiutarmi anzi una finito con il peggiorare la mia situazione.Ho avuto da poco una dermatite causata dall'eccessivo utilizzo di creme/gel farmaci da mettere sopra i brufoli,che a lungo andare hanno seccato molto la mia pelle che è delicata di suo.Non le dico i saponi che mi hanno dato...tutti prodotti troppo aggressivi che mi hanno infine scatenato questa situazione.Ora la dermatite va meglio ma la pelle è divenuta ancora più sensibile,non tollero tanti saponi e non so neppure con quale detergente potermi lavare.Sono davvero disperata...riuscissi quanto meno a curare l'acne mi sentirei già un pochino meglio,per questo ho deciso di scriverle.Spero tanto che possiate consigliarmi e fare chiarezza su come l'omeopatia potrebbe aiutarmi.Vi ringrazio,un caro saluto. Chiara.

Gentile Chiara,

il buon senso, a parte tutto, ci suggerisce che l'organismo vivente non può essere considerato come un insieme di apparati separati, come avviene per l'assemblaggio di una automobile. Quindi separare la pelle, da tutto il resto e pensare di curarne le manifestazioni sopprimendole con terapie locali appare ingenuo se non delittuoso; in una epoca dove la medicina conosce le relazioni metaboliche a partire dalla matrice del DNA ma poi nei fatti terapeutici non sa essere conseguente fermandosi ad agire sugli effetti piuttosto che sulle cause. Il tutto peggiorato dal fatto che le " specializzazioni " in medicina creano ambiti di competenza e segnano confini virtuali; cosa che riduce, nel sanitario, la visione complessiva del malato.

Come Lei giustamente osservava l'acne soggiace ad una causa sia essa genetica o altro.... Presupponendo quindi che l'acne, come è realmente, rappresenta una conseguenza e non la causa di se stessa, essa andrebbe curata in termini di malato piuttosto che nell'isolamento del concetto di malattia!!! In tal senso scrissi un articolo sulla pelle, lo trova in Internet col il titolo "l'apparato tegumentario, Carlo Melodia" le giro anche un Link http://issuu.com/edizionisalus/docs/bio_1_09/2 ma lo trova anche in altre forme forse meglio leggibili.

La medicina omeopatica si rivolge al malato e quindi non cura l'acne come malattia; ma lo fa attraverso una indagine complessiva della persona portatrice. Questa indagine farà emergere, secondo analogia di tutta la sintomatologia unitaria del malato, una diagnosi di rimedio; esso agirà dall'interno stimolando una reazione autonoma competente, nell'organismo, orientata a ripristinare il disordine precedente. Va da se che essendo il principio di guarigione intrinseco alla reattività dell'organismo i fattori genetici rappresentano una limitazione. Ma anche in questo caso il progetto di vita di cui siamo portatori si esprimerà al meglio sotto lo stimolo del rimedio adeguato.

Sperando di averLe dato le informazioni richieste Le invio cordiali saluti,

dott. Carlo Melodia