L'omeopatia è sopratutto rapporto umano: in questa rubrica potrete chiedere a un'esperto consigli e suggerimenti su come affrontare e risolvere i vostri problemi con l'omeopatia.
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Buona sera Dottor Melodia,
mi chiamo Georgya, ho 36 anni e le scrivo per chiederle un consiglio su un problema che mi perseguita da tempo.
Nel novembre 2014, dopo una visita dall'omeopata, ho seguito una terapia (per l'ansia) con i rimedi di Argentum Nitricum ed Ignatia Amara (in granuli per un mese).
In tutti questi mesi ho riscontrato (gradualmente) parecchi effetti positivi sia a livello mentale che fisico di cui sono pure un pò stupita, ma rimane un grosso neo (se così lo posso definire) ovvero l'insonnia.
Dopo tutti i miglioramenti positivi (che accennavo prima) mi aspettavo un miglioramento anche a livello del sonno, visto che la mia ansia non è più pesante come una volta.
Mi sento più tranquilla ed in grado di affrontare le giornate, ma il cattivo sonno è diventato un vero inferno.
Dormo abbastanza bene nella prima parte della nottata, ma poi mi sveglio (per un bisogno, per fame, per caldo, ecc. ecc.), mi riaddormento con difficoltà e la mattina ho sempre schiena, spalle e muscoli facciali tesi e doloranti (non so se chiamarli spasmi).
Passo l'intera mattinata (o quasi) con la nausea e spesso evito di fare colazione per non peggiorarla anche se poi ho la giornata piena di impegni (pulire casa, fare spese, ecc.).
Oltre che nauseata mi sento confusa, avvilita e anche un po' disperata.
Dopo tanti miglioramenti per quale motivo la terapia non mi ha dato buoni risultati anche in questo senso ?
Perché il mio corpo, ancora oggi, non si rilassa ?
Forse la terapia che ho seguito non era sufficiente ?
Mi scusi per tutte queste domande che io mi faccio costantemente senza trovare una risposta.
Purtroppo sono disoccupata e pensare di fare un'altra visita dall'omeopata per il momento è da escludere.
La ringrazio in anticipo per la sua eventuale risposta e soprattutto per la pazienza e nell'attesa le invio i miei più Cordiali Saluti.

 

Risponde il dr. Carlo Melodia

Buona sera Georgya,
i rimedi omeopatici, come dice il significato del termine, non sono terapie a termine ne sono mirate alla malattia ma si tratta di "rimediare", di restituire la salute perduta. Come scrive nella sua mail lei stessa ha verificato nel tempo dei cambiamenti quasi autonomi del proprio organismo, forse anche senza più prendere il rimedio! Questo perché una volta orientato l'organismo dal rimedio stesso man mano ritorna il vecchio equilibrio. Il rimedio quindi diventa necessario per le opportune correzioni quando l'organismo si orienta in un certo modo in termini sintomatologici di sofferenza.
D'altra parte non possiamo dividere l'insonnia da tutto il resto e pensarla come un fatto separato ed assumere un rimedio orientato solo all'insonnia piuttosto che a Georgya che soffre di insonnia.
Si tratta di fare una valutazione complessiva omeopatica che necessita di un incontro. Se si trova a Napoli potrei offrirle un consulto gratuito viste le difficoltà economiche esplicitate nella sua.
Resto in attesa di un suo riscontro,
cordialmente,
dott. Carlo Melodia

Salve, ho 34 anni e ho il problema dell'acne  che tende a peggiorare nel periodo del ciclo. Ho provato antibiotici ma non ho risolto il problema di fondo mi sapete consigliare qualche rimedio per non continuare a prendere medicine che hanno effetti collaterali? grazie aspetto notizie

risponde il dr. Carlo Melodia

Gentile signora,
come lei saprà, perché si rivolge a noi, la medicina omeopatica usa rimedi che vengono somministrati non per singole patologie ma scelti unitariamente sulle necessità del malato. Questo significa prendersi cura realmente dell'organismo evitando cure palliative spesso pericolose in quanto possono determinare più disturbi di quanti apparentemente curano; come potrà rilevare dai fogli illustrativi allegati alle confezioni dei farmaci. Nel suo caso l'acne non è una alterazione autonoma della pelle ma evidenzia disturbi più profondi che vanno considerati (come ha osservato si aggrava nel periodo del ciclo)complessivamente per prescrivere la cura da parte del medico. Il consiglio è quello di evitare il "fai da te" online e rivolgersi, se pensa di affidarsi ai rimedi omeopatici, ad un medico esperto in questa medicina.
Cordialmente,
dott. Carlo Melodia

 

Buonasera dottore, le chiedo gentilmente un parere in merito alla tonsillite di mia figlia, sostenuta da batteri Streptoccocchi gruppo B.
La bimba ha 4 anni, e' sana, non vaccinata, segue un'alimentazione piuttosto semplice e sana con frutta fresca, centrifugati a merenda, legumi e pochi formaggi e rara carne.
Premetto questo per dire che la bimba si ammala come tutti gli altri bambini ma sembra avere una veloce guarigione (senza assumere MAI farmaci, e con mai intendo davvero mai, mai preso una tachipirina ne altro)  spontanea, e un buon livello di tolleranza alle malattie e alla febbre.
A fine Marzo, dopo un inverno senza malanni nonostante l'asilo, la bimba ha preso la tonsillite da streptococco (valutata con tampone), ma a parte la febbre alta  solo serale e nottura (intorno ai 39.9 ogni  notte per 4 giorni consecutivi, solo la notte appunto di giorno stava benone) non ha avuto altri sintomi, mangiava poco ma mangiava ugualmente, deglutiva bene nonostante la gola rossa e infiammata e le placche alle tonsille, giocava e si svegliava cantando al mattino.
Dopo questi 4 giorni di febbre alta serale (non trattata ovviamente ma lasciata sfogare) sono andata dalla pediatra di comunita per un controllo, e da li l'esito post tampone di streptococco.
Il giorno della visita dalla pediatra, la bimba sembrava del tutto guarita: aveva gola rossa e linfonodi ingrossati, ma saltava e rimbalzava per l'ambulatorio come un grillo.
La pediatra le ha "ovviamente" prescritto un antibiotico (Clavulin per 8 gg, 3 volte die).
Io non vorrei proprio darglielo, anche se il tampone e' positivo vedo la bimba in forma, mi sembra stia superando la malattia da sola, deglutisce bene, ha abbastanza appetito, dorme bene e gioca, ha energia.
Come rimedio, le sto dando: Bios K 12 ogni sera, streptococcinum haemoliticus fiale injeel 1 fialetta sublinguale a settimana, echinacea compositum forte injeel 1 fiale sublinguale a settimana, R 1 10 gocce tre volte al gg per due giorni.
In piu, il solito centrifugato a merenda con zenzero mirtillo mela carota, spremuta a colazione di arancia e limone, e acerola da succhiare durante il giorno.
Secondo lei, posso evitare l'antibiotico basandomi sulla buona reazione della bimba alla malattia?
la terapia di sostegno che le sto dando la trova suffiente?
Aggiungo che non ci sono in famiglia casi di problemi al cuore o di artrite reumatoide o febbri remumatiche (almeno che io sappia).
La ringrazio per la disponibilità.

lettera firmata

 

risponde il dr. Carlo Melodia

Gentile signora,
ho letto con attenzione e da tutto emerge la sua preoccupazione di evitare per sua figlia cure di antibiotici. Lei ritiene che sua figlia sia in buon equilibrio ma le faccio osservare che se la bimba avesse avuto un terreno in equilibrio non avrebbe avuto la tonsillite da streptococco; da qui emerge comunque una sua recettività. Queste situazioni, in generale, sono delicate in quanto possono, soprattutto nei bambini, degenerare in nefriti post streptococciche, o altro, non augurabili. Una cura del terreno biologico non si fa solo con l'alimentazione ma si effettua con giusti rimedi adeguati alle necessità della bambina individualmente. Non capisco infatti cosa significhi in termini curativi ciò che somministra alla bimba, non essendo a mio parere dei rimedi omeopatici del terreno, sembrano bioterapici o mescolanze di farmaci. In ogni caso lei non può fare da sé, non avendone la competenza e neppure risolvere online in assenza di una visita medica. Quindi il mio consiglio è quello di affidarsi comunque ad un pediatra.. Se poi pensa di curare sua figlia nella predisposizione si affidi ad un pediatra omeopatico unicista, a cui potrà delegare tutte le decisioni mediche per la bambina,
cordialmente,
Carlo Melodia

 

 

Buongiorno.
Sono mamma di una bimba di 5 anni che a breve dovrà sottoporsi al richiamo
del vaccino tetravalente + mpr. Sono da sempre molto combattuta in merito ma ho deciso di seguire la via
"istituzionale" per quanto riguarda i vaccini obbligatori. Mi hanno consigliato una terapia omeopatica con sulfur e thuya alla 30ch per "limitarne i danni", ma sono piuttosto confusa su modi e tempi di
somministrazione. Alcuni consigliano SULFUR prima della vaccinazione (5gr. 24h prima e 1 ora
prima ) e THUYA dopo (5 gr. subito e 5 1 volta a settimana) Altri mi hanno
consigliato THUYA prima e dopo (5gr. 3gg prima e 3gg dopo) e SULFUR dopo (5 gr. x 7 gg dopo thuya) Sono abbastanza confusa. Potrebbe gentilmente consigliarmi in merito?
Grazie
Antonella

Gentile signora Antonella,

fa bene a documentarsi per la tutela della salute di sua figlia. Comunque l'MPR è un vaccino fortemente consigliato dai medici pediatri, ma non obbligatorio. In Internet troverà tutte le specifiche riguardo ai vaccini con distinguo tra quelli obbligatori e non! Per quanto riguarda la relazione tra rimedi omeopatici e prevenzione di eventuali danni da vaccino la sua confusione, e sicuramente ansia di madre scrupolosa, nasce dal fatto che ha raccolto notizie di seconda mano a proposito di rimedi omeopatici da somministrare al bambino in occasione di eventi vaccinali. Mentre sarebbe opportuno rivolgersi ad un medico omeopatico che valuterà, dopo opportuno consulto, quale rimedio omeopatico consigliare in modo specifico tra i tanti, a disposizione nella farmacopea omeopatica, che potrebbero risultare opportuni nel singolo caso! Quindi il mio consiglio, se ha deciso di affidarsi alla medicina omeopatica, è quello di farlo sotto la guida di un medico esperto in medicina omeopatica. Gli Ordini dei medici provinciali hanno elenchi online di medici esperti in medicina omeopatica consultabili online per la tutela dei cittadini,

cordialmente,

dott. Carlo Melodia

Buonasera,
Sono una ragazza di 34 anni, soffro di acne micro cistica sul mento e ai lati delle guance, dopo svariate cure, pillole e quant' altro che non hanno risolto il problema, mi hanno indicato il selenium ch 9 per 60 giorni, 5 granuli 2 volte al giorno. Volevo sapere dopo quanto tempo si vedono i primi risultati e se la cura può essere giusta.
Grazie e distinti saluti

Francesca

Cortese Francesca,

l'indicazione del Selenium 9ch è stata prescritta da un medico omeopata? Nel qual caso il medico avrà seguito una corretta procedura metodologica ed adeguato alle sue esigenze espresse sintomatologicamente un rimedio similare; il Selenium appunto da cui dovrebbe aspettarsi i miglioramenti sperati. D'altra parte se invece detta indicazione è la conseguenza di un "passa-parola", come mi verrebbe da pensare dalla Sua esposizione in cui parla solo di acne e non di altri sintomi correlati come mestruazioni ed altro, eviti di assumerlo e si faccia visitare da un medico omeopata. Tenga presente che in medicina omeopatica i rimedi che hanno curato l'acne, quando prescritti sull'intero gruppo di sintomi del malato, sono oltre 130. Quelli più usati sono circa una quarantina. Selenium non è nel gruppo di quelli più usati ma potrebbe essere anche il suo rimedio se emergesse la sua l'indicazione dopo una corretta indagine omeopatica!

Cordialmente,

dott. Carlo Melodia  

 

Buonasera,

Mi chiamo Alessandro,da sei mesi circa soffro di una fastidiosa fascite plantare.Ho provato di tutto e di più,tecarterapia,sedute osteopatiche,onde d' urto,visita omeopatica(mi era stato somministrato ribes nigrum e phitolacca 5 ch per 2 mesi),ultrasuoni e da ultimo plantari su misura ma ad oggi il dolore persiste. Aggiungo che questo disturbo mi si era presentato altre due volte nel 2005 e nel 2010 sempre al piede dx e lo risolsi sempre con le onde d' urto(non ho piedi né cavi né piatti ma sovraccarico a dx in quanto ebbi un incidente con perdita di sostanza gamba sx senza peraltro né lesioni osse né tendinee. Tra altri due mesi tenterò forse un altro ciclo di onde d'urto.Vorrei gentilmente chiedere un consiglio in merito al mio caso,se esiste qualche altro farmaco omeopatico che èposssa aiutarmi(ho assunto di mia iniziativa pure arnica e rua graveolens ma niente risultati).

Cordiali saluti, Alessandro

 

Gentile Alessandro,

naturalmente può sottoporsi ad una terapia omeopatica con vantaggio per la sua sofferenza. Tenga presente che la sua diagnosi clinica di per se non è determinante per la scelta del rimedio di cura. Mi spiego. Ia diagnosi di fascite plantare non è sufficiente in omepatia per scegliere il rimedio corretto come avviene nella medicina convenzionale che si serve di anti infiammatori e anti dolorifici. Nel nostro caso l'indagine omeopatica si serve di una semeiotica articolata che si basa essenzialmente su percezioni, sensazioni, reazioni individuali che rappresentano la chiave di lettura del caso clinico; da qui la diagnosi e la scelta del rimedio opportuno corrispondente al caso specifico. Questo modo di procedere risulta conseguente alla metodologia omeopatica in quanto la lettura della azione dei rimedi emerge dalla sperimentazione sull'uomo sano; lo sperimentatore manifesta sintomi nuovi, per lui, in conseguenza alle caratteristiche del rimedio sperimentato. Tutto ciò fa emergere la differenza di impostazione dell'omeopatia rispetto al metodo convenzionale. 

Le consiglio quindi, se lo ritenesse opportuno, di affidarsi ad un omeopata esperto; intendendo con ciò un professionista che si lasci guidare dalla peculiarità delle sensazioni del malato, per la scelta dei rimedi opportuni, piuttosto che affidarsi a miscugli di più farmaci (anche omeopatici) orientati sulla diagnosi organica!!

Cordialmente,

dott. Carlo Melodia

Salve Dottore,mi chiamo Andrea e ho 43 anni.Vi volevo chiedere un consiglio su un mio problema che mi stò portando dietro da almeno 4 mesi.Da parecchi esami mi è stata riscontrata una prostatite cronica.Non stò ad elencarvi tutti i sintomi perchè non voglio chiedervi una cura ma un consiglio su quanto riguarda il vostro modo di curare.Siccome vorrei fare una visita omeopatica per questo problema(visto che antibiotici e antinfiammatori non servono a niente) sono a chiedervi se nel vostro campo ho piccole speranze di avere qualche miglioramento,o se per vostre esperienze curative vi siete mai trovati a curare queste patologie.So che la vostra e una pratica che richiede tempo e pazienza,ma so da testimonianze dirette che su molte cose è più efficace delle medicine tradizionali.Io sono di Firenze mi potreste per cortesia consigliare una persona competente che possa provare a risolvere questo problema?Vi ringrazio anticipatamente e vi auguro buone feste.

 

Gentile Andrea,

naturalmente alla nostra attenzione, omeopatia, abbiamo moltissimi casi di ipertrofia prostatica in fase cronica ed acuta! La fase acuta è facilmente aggredibile, mentre quella cronica comporta, come è naturale, tempi più lunghi. Comunque i sintomi clinici e le urgenze sono quelli che migliorano da subito! Va osservato che l'omeopata si serve di una ampia scelta di rimedi omeopatici anche per una stessa patologia e sceglie quello adeguato al paziente e questo signiica che tutto l'organismo, unitariamente, se ne avvantaggia!

Per la zona di Firenze non dovrebbe avere difficoltà a trovare un omeopata, ma si informi e pretenda che sia unicista; ovvero che pratichi l'omeopatia classica. Ad ogni modo può rivogersi, nei giorni feriali, già da martedì 30 pv alla segreteria didattica del nostro Istituto di Napoli (0817614707), chiedendo della segreteria che potrà darle riferimenti su medici omeopatici in zona che provengono dalla nostra scuola di formazione.

Per altri consigli e dubbi ci contatti, le auguro serene feste e di risolvere i suoi problemi fisici,

cordialmente,

dott. Carlo Melodia   

Buongiorno dottore, ho 50 anni e il medico internista di fiducia , a seguito del mio urinare spesso mi ha dignosticato;
Pollachiuria con nicturia occasionale in soggetto con stato di stress cronico senza
evidenza di patologia di rilievo a livello ecografico e biochimico del distretto urinario
con carenza di vitamina d
Mi ha consigliato di evitare spezie , pepe ed insaccati, bere acqua in quantità regolare e come terapia:
- ansiodep compresse 2 volte al giorno alle ore 9.00 e 15.00 per 1 mese;
- cipralex gocce 3 alle ore 20.00 sempre (per almeno 6 mesi);
- Permixon 1 compressa prima di dormire per 2 mesi.
Considerando che, soffro anche di reflusso , è possibile sostituire questi prodotti con dei rimedi omeopatici?
cordiali saluti,
P. A.

Gentile sig.A.,
grazie per averci consultato.
Per il medico omeopatico non è possibile sostituire singoli farmaci che derivano da una diagnosi di malattia; nel suo caso più farmaci! In quanto il medico omeopartico fa diagnosi di malato. Ovvero studia tutti i sintomi del malato in modo unitario per risalire ad una immagigine di sofferenza specifica che va curata con un unico rimedio omeopatico! Quindi ci troviamo sul piano di visioni concettuali mediche differenti. Le consiglio senz'altro di rivolgersi ad un medico omeopatico unicista (classico), vista la sua intenzione di affidarsi alla medicina omeopatica. Se ha difficoltà a reperire indirizzi rispetto al suo luogo di residenza può chiamare la nostra segreteria e farsi indicare un medico omeopatico della sua zona!
n.t. 0817614707.
Cordialmente,
dott.Carlo Melodia