le vostre domande
L'omeopatia è sopratutto rapporto umano: in questa rubrica potrete chiedere a un'esperto consigli e suggerimenti su come affrontare e risolvere i vostri problemi con l'omeopatia.
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- Scritto da Dr. Vincenzo Rocco
Buonasera Dottore,
Ho 40 anni e da due anni che soffro di diverticoli al colon, li ho sempre curati con la medicina tradizionale quindi antibiotico e mesalazina facendo cicli mensili. Ora è da una quindicina di giorni che sono passato alla medicina omeopatica xke mi sono stancato di prendere tutti quei farmaci. La cura che mi hanno dato e la seguente
1. Mucosa compositum due fiale a settimane x 5 settimane
2. Interleuchina 10, 20 gocce mattina e sera prima dei pasti x tre mesi
3. 2 compresse al giorno di krilling D.
Vi scrivo x chiedere come mai da quando ho iniziato questa cura ho di nuovo episodi di diarrea e feci molle? Il dottore che mi segue ha detto che all'inizio della cura e normale, a me sembra strano. Questi episodi con la cura tradizionale non mi erano più capitati.
Vi ringrazio per l'attenzione
Saluti Luigi
Gentile sig. Luigi,
grazie per averci consultato.
Innanzitutto Lei parla di diveticoli ma non di una diagnosi (diverticolosi) o altro? Infatti la mesalazina-asacol(?) che Lei ha assunto viene somministrata nei sospetti di rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn. Detto ciò la terapia attuale che Lei definisce cura omeopatica in effetti è lungi da esserlo.
Si tratta di omotossicologia che metodologicamente non si distacca dalla metodologia convenzionale in quanto la scelta del farmaco è strettamente determinata dalla patologia.
La medicina omeopatica è tutt'altra cosa!
I rimedi vengono prescritti in analogia dei sintomi complessivi del malato e vengono prescritti come rimedi unitari, ovvero uno alla volta.
I rimedi omeopatici sono sperimentati sull'uomo sano per evidenziare le proprietà di indurre sintomi artificiali di malattia e prescritti per similitudine!
Nulla di tutto ciò è rappresentato nelle cure che Lei sta effettuando! Quindi non sono omeopatiche!!!
Purtroppo c'è ancora molta ignoranza in giro e quindi confusione. Il "consenso informato" esplicito ovvero sottoscritto dal paziente rappresenta un obbligo deontologico per il medico che deve informare il cittadino sul senso medico delle cure che il paziente dovrà effettuare. Credo e spero che nel Suo caso il medico non Le avrà detto che prescriveva cure omeopatiche; penso che questa definizione sia stata estrapolata da Lei.
Credo di averLe dato la possibilità di poter discriminare tra una cura ed un'altra.
Cordialmente,
dott. Carlo Melodia
- Scritto da Dr. Vincenzo Rocco
Buonasera dottore,
Le scrivo perché ultimamente sono un pochino giù di morale, diciamo quasi depresso.
La motivazione di tale stato d'animo mi è data da un'amore lontano.
Mi spiego meglio, io e la mia ragazza viviamo circa a 100km di distanza e come può capire vederci è molto complicato a causa di orari di lavoro molto spesso incompatibili.
Lei mi aveva promesso di trasferirsi qui da me ma dopo molti problemi e vicessitudini, tra le quali la morte di sua madre a cui lei era legatissima, la cosa non si è ancora realizzata.
La cosa mi delude molto e mi crea un forte stress..
Un amico mi aveva proposto di prendere del rescue remedy o ignatia amara, però non mi fido molto e vorrei il consiglio da un esperto.
Sono certo che lei saprà consigliarmi e aiutarmi.
Se avesse bisogno di altre informazioni sono a sua disposizione.
Cordiali saluti
Grazie per averci interpellato.
Come saprà, se ha già letto altre lettere sul nostro sito, i medici che intervengono non hanno mai indicato terapie ma solo cercato di spiegare la metodologia della medicina omeopatica; tutto ciò per evitare erronee auto prescrizioni e terapie cosiddette omeopatiche il più delle volte suggerite da amici o da figure che fanno abuso della professione medica!
Detto ciò, se le sue vicissitudini arrivano nella sfera di una vera e propria sofferenza, intesa come una condizione che limita la sua vita di tutti i gg, vale la pena di affidarsi ad un buon omeopata che valuterà, dalla visita medica, la scelta del giusto rimedio omeopatico. Esso non necessariamente dovrà essere Ignatia ma tanti altri come: Lachesis, Lycopodium, Natrum muriaticum, Pulsatilla.......
consideri anche che i sentimenti che ha descritto sono sensazioni normali e belle da provare e che fanno parte dei ricordi della vita di ciascuno di noi! Però, come detto sopra, se la sua ansietà diventa eccessiva ed i sentimenti si tramutano in ossessioni segua il nostro consiglio di parlarne con un medico!
Cordialmente,
dott. Carlo Melodia
- Scritto da c.melodia
Salve, mi chiamo Pamela e ho 32 anni...sono al termine della seconda gravidanza a distanza di quasi 6 anni dalle precedente. Nella precedente durante L allattamento ho sofferto di emorroidi soprattutto all' inizio quando stavo molto seduta con il bimbo. Dopo qualche mese il disturbo è passato ma in questa gravidanza ho iniziato a soffrirne molto di più e già dal secondo trimestre, ho provato vari rimedi ma non ho risolto. Oggi ho acquistato il rimedio aesculus hippocastanum 1dh macerato glicerico e pensavo di provarlo ma non saprei dosaggio ed uso. Premetto che sono alla 37 esima settimana e sono in attesa di partorire. Posso assumere il rimedio ora e dopo il parto durante L allattamento? Da bere diluito nell acqua o posso anche fare applicazioni locali? Diluito o puro?
Grazie infinite
Spettabile signora Pamela,
auguri per la sua gravidanza.
La medicina omeopatica basa la sua conoscenza dell'uomo attraverso una sperimentazione inedita di sostanze infinitesimali su sperimentatori sani che manifestano sintomi indotti artificialmente dal rimedio omeopatico assunto; i sintomi che produce nello sperimentatore rappresentano le proprietà curative del rimedio secondo il principio di similitudine con i sintomi del malato.
Detto ciò, in estrema sintesi, la medicina omeopatica non viene prescritta sulla patologia (nel suo caso emorroidi) ma sulla sintomatologia complessiva che lei avverte nel suo stato particolare.
Le faccio degli esempi:
l'omeopata tiene conto del suo umore, delle cause che hanno favorito la stasi emorroidaria, dei sintomi generali e locali come emorroidi a grappolo, interne, esterne, lateralità dx o sx, sanguinanti o meno, migliorate da lavaggi freddi o caldi, delle sensazioni soggettive come punture, bruciori, prurito, peso.... etc
A questo punto si sceglierà il rimedio "omeopatico" corretto che agirà complessivamente sul suo stato generale in modo unitario in quanto mirato a Pamela, piuttosto che alle sue emorroidi come se fossero una appedice staccata dal suo corpo!!!
Spero di averle chiarito le differenze di impostazione e di approccio della medicina omeopatica rispetto al problema descritto e quindi risulta impossibile, partendo dalla diagnosi relativa alle emorroidi dolenti, stabilire un rimedio rispetto a tanti altri che potrebbero servire al caso!
Cordialmente,
dott. Carlo Melodia
- Scritto da Dr. Vincenzo Rocco
Salve mi chiamo Luigi sono di roma in questo periodo si sente molto parlare di meningite,navigando su internet ho visto che c'è la possibilita di seguire una profilassi omeopatica con il meningococcinum.vorrei provarlo sia per me che per tutta la mia famiglia (ho una figlia di 12 anni).Come va assunto per quanto tempo e in che dosi?grazie
Spettabile,
innanzitutto la ringraziamo per averci interpellato.
In base alla Sua richiesta necessita fare chiarezza e quindi distinguere metodologicamente il paradigma della medicina omeopatica dalla isopatia.
La prima, omeopatia, si basa sulla legge di similitudine tra i sintomi prodotti da sostanze diluite e dinamizzate e preventivamente sperimentate sull'uomo sano ed i sintomi del malato; per cui la sostanza in questione diventa anche mezzo di cura.
Nel caso della isopatia di cui lei parla, non vi è sperimentazione da cui emergono le proprietà delle sostanze in questione. Ma il paradigma si basa su preparazioni contenenti l'agente che produce la patologia che si vuole prevenire. Quindi in assenza di uno sviluppo di sintomi sperimentali è difficile predire le proprietà del rimedio così preparato.
Con la medicina omeopatica, soprattutto in India, sono state fatte prevenzioni di massa a basto costo nelle epidemie di vario tipo usando semplicemente dei rimedi che producevano in sperimentazione sintomi simili a quelli della epidemia in atto; che ad un attento osservatore clinico si manifestano con sintomatologie di gruppo di volta in volta differenti come avviene per l'influenza.
In medicina omeopatica ci sono anche rimedi prodotti con agenti patogeni, come ad esempio tuberculinum, che vengono usati sempre per similitudine in varie situazioni cliniche, e non per la tubercolosi, secondo il principio di similitudine.
Spero, in queste poche righe, di averle dato il senso metodologico che distingue la scienza omeopatica dalla isopatia alla quale Lei si riferisce.
Cordialmente,
dott. Carlo Melodia
- Scritto da Dr. Vincenzo Rocco
Buonasera dottore, vorrei sapere se esiste un preparato in omeopatia che aiuta a ridurre la fame nervosa
grazie
SA
Gentilissima,
sicuramente un approccio omeopatico può giovarle. Non è possibile indicarle un "preparato" senza una opportuna visita medica; corredata se serve da indagini di laboratorio. Infatti il rimedio di cura viene individualizzato dal medico caso per caso dopo una attenta anamnesi storica e attuale.
cordialmente,
Carlo Melodia
- Scritto da Dr. Vincenzo Rocco
Buonasera,
Circa un anno fa mi sono rivolta ad un medico omeopata per una malattia autoimmune (la granulomatosi di wegener). Da allora assumo un rimedio da lui prescritto. Si tratta del Senecio aur 3 LM (3 gocce al dì ). Purtroppo però con questo medico non sono entrata in "sintonia" (presupposto per me indispensabile) al punto che affrontavo le visite con molta ansia. Pertanto ho deciso (comunicandoglielo per correttezza via e-mail) di interrompere gli incontri. Ho chiesto al medico come mi devo comportare con il rimedio (se continuare/interrompere/modificarne l'assunzione). Non ho ricevuto risposta. Può gentilmente darmi un consiglio in merito?
Paola
risponde il dr. Carlo Melodia
Spettabile Signora Paola,
essendo la Sua una malattia abbastanza seria ritengo che Lei si debba soffermare più sui risultati della terapia che sulla simpatia con il medico!
Nella pratica convenzionale la terapia della granulomatosi si basa esclusivamente sulla immuno soppressione attraverso i cortisonici.
Nella pratica della medicina omeopatica, secondo il principio dei simili, si prescrive il rimedio similare a tutta la sintomatologia del malato; la qual cosa è naturalmente più complessa!
Infatti nella stessa patologia, che però si esprime con le modalità caratteristiche di un certo malato, si verifica che quello opportuno non è sempre lo stesso rimedio omeopatico; in quanto il malato di una stessa malattia non è sovrapponibile ad un'altro se considerato nella sua unità, psichica, fisica e relazionale. Questa ultima rappresenta tutta una serie di circostanze che caratterizzano la persona nel proprio ambiente chimico, fisico e psicologico!
Da quanto sopra, si evince che in medicina omeopatica non esiste un protocollo terapeutico obbligato per una certa malattia ma è il medico che valuta di volta in volta la scelta terapeutica applicando la metodologia dei simili; in quanto il rimedio che Lei assume è adatto a Paola nella sua malattia ma non ad altri che risultano portatori della stessa malattia.
Anche le ripetizioni del rimedio omeopatico non sono soggette a protocollo preconfezionato ma si basano sulla osservazione del medico della sintomatologia del malato; per cui il rapporto medico paziente in medicina omeopatica rappresenta la chiave centrale di tutta la metodologia.
Deve solo recuperare il Suo medico se ritiene, sostenuta dai fatti, che la cura che Le ha prescritto stia avendo risultati apprezzabili,
cordialmente,
dott. Carlo Melodia
- Scritto da Francesco Siccardi; MD
Vorrei informazioni sulla possibilità di curare attacchi di panico con l'omeopatia
Lettera firmata
Gent.ma Sig.ra
con l’omeopatia si possono curare gli attacchi di panico utilizzando il rimedio omeopatico più adatto alla persona affetta. A questo scopo è necessaria la visita presso un medico omeopatico unicista al fine di farsi prescrivere il rimedio che tenga conto dell’aspetto mentale, generale e fisico del paziente. Le consiglio di chiedere il nominativo di questo tipo di medico il più vicino a lei al fine di potersi confrontare e farsi seguire in modo costante.
Augurandomi di averle fatto cosa gradita
cordiali saluti
Dr Francesco Siccardi
- Scritto da Francesco Siccardi; MD
Buonasera, sono la madre di un ragazzo di 16 anni con problemi di acne sopratutto sulla schiena, dopo alcune creme, consigliate dal dermatologo, direi che il problema che inizialmente sembrava migliorare è anzi peggiorato. Premetto che mio figlio ha un carattere facilmente irritabile , a volte ansioso, lo stiamo curando da anni per una assimetria alla mandibola che sicuramente influenza il suo stato d'animo, inoltre gli altri e bassi a scuola dovuti alla mancanza di costanza dello studio non aiutano a migliorare la situazione. L'alimentazione è abbastanza varia e gli evito cibi fritti e grassi.Vorrei un consiglio per curare l'acne con l'omeopatia, ho letto di Pulsatilla e Nux Vomica, cosa ne pensa?Esistono anche prodotti da mettere sulle parti da trattare?In attesa di una Sua risposta ,ringrazio e porgo cordiali saluti
Lettera firmata
Gent.ma Sig.ra
l’acne, come tutti i problemi di pelle, è la rappresentazione e l’esteriorizzazione di ciò che sta all’interno del nostro corpo.
Come prima opinione eviterei di mettere pomate medicali sulla cute (cortisoniche, antibiotiche, ecc..) in quanto non fanno altro che, seppur dopo qualche minimo miglioramenti, peggiorare l’interno del nostro corpo. Infatti la pelle è uno dei nostri organi emuntori più importanti con intestino, reni e polmoni, cioè servono ad esteriorizzare tossine e rifiuti metabolici prodotti in eccesso o in modo errato dal nostro organismo.
Secondariamente con la medicina omeopatica si può fare molto, in quanto è una medicina che agisce ripulendo l’interno e di conseguenza si migliora in modo naturale, e non sopprimendo dall’esterno, la pelle che, in definitiva, è il nostro ultime confine con l’esterno. L’ideale è che però si rivolga ad un medico omeopatico unicità della sua zona (o dintorni) al fine di far prescrivere per suo figlio il rimedio omeopatico più opportuno per migliorare il quadro morboso di suo figlio. le dico di rivolgersi ad un medico in quanto ci vuole un’anamnesi approfondita , al contrario della medicina tradizionale, non esiste un prodotto per la pelle e uno per lo stomaco e uno per treni, eccc…. ma esiste un rimedio che tenga in conto del quadro morboso di suo figlio, dall’aspetto mentale all’aspetto generale e poi di quello fisico con la sintomatologia cutanea che lei riporta.
L’alimentazione è nuovamente di rilevanza in quanto dovrebbe ridurre più possibile farine e latticini preferendo frutta, verdura e pesce.
Da ultimo come trattamento cutaneo lenitivo ma non sopprimente può fare capo alla linea INLIGHT della Cemon, una linea di prodotti a base di oleoliti, senza conservanti con estratti naturali che contribuiscono a lenire l’aspetto infiammatorio della pelle.
Con l’augurio di esserle stato utile
cordiali saluti
Dr Francesco Siccardi