le vostre domande
L'omeopatia è sopratutto rapporto umano: in questa rubrica potrete chiedere a un'esperto consigli e suggerimenti su come affrontare e risolvere i vostri problemi con l'omeopatia.
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- Scritto da Medico del Futuro
gent.mo dott. da qualche anno assumo il thymuline prima 9 ch adesso 5 ch su consiglio di una omeopata, in granuli 5 al giorno, per contrastare in qualche modo l'hiv e aiutare il sistema immunitario. non sono ancora in terapia con i farmaci. ho sempre avuto una percentuale dei cd4 circa al 26%, ma all'ultimo controllo fatto in giugno la percentuale è scesa al 22%, segno che forse il tgent.mo dott. da qualche anno assumo il thymuline prima 9 ch adesso 5 ch su consiglio di una omeopata, in granuli 5 al giorno, per contrastare in qualche modo l'hiv e aiutare il sistema immunitario. non sono ancora in terapia con i farmaci. ho sempre avuto una percentuale dei cd4 circa al 26%, ma all'ultimo controllo fatto in giugno la percentuale è scesa al 22%, segno che forse il thymuline da solo non basta più, ha bisogno d'essere coadiuvato a mio parere. la conta assoluta dei cd4 sempre all'utlimo controllo di giugno è di 679 cd4, quindi buona. potrebbe lei consigliarmi un altro rimedio omeopatico da aggiungere al thymuline, o anche da sostituirlo, per aiutare il sistema immunitario? o potrei in alternativa aumentare la somministrazione del thymuline 5 ch 5 granuli al dì non più una, ma due volte al giorno? grazieda solo non basta più, ha bisogno d'essere coadiuvato a mio parere. la conta assoluta dei cd4 sempre all'utlimo controllo di giugno è di 679 cd4, quindi buona. potrebbe lei consigliarmi un altro rimedio omeopatico da aggiungere al thymuline, o anche da sostituirlo, per aiutare il sistema immunitario? o potrei in alternativa aumentare la somministrazione del thymuline 5 ch 5 granuli al dì non più una, ma due volte al giorno? Grazie
Caro amico,
si renderà conto che è difficile, se non impossibile dare un consiglio in una situazione complessa come la sua. E' evidente che qualsiasi consiglio o considerazione circa il suo caso, ma in realtà circa qualsiasi caso, debba essere fatta de visu, cioè visitando la persona. Tuttavia può essere giovevole fare alcune osservazioni. In primis va detto che la medicina omeopatica cura la persona e non il sistema immunitario, per cui non vi è il rimedio per il sistema immunitario, ma per lei. Migliorando lei, migliorerà anche il sistema immunitario. Pertanto è opportuno valutare il quadro di salute generale, la sua psiche (e con ciò intendo l'ansia, le paure, le emozioni connesse al presunto stato di malattia), i suoi sintomi fisici, le sue idiosincrasie ed i suoi sintomi generali. Non penso che nel suo caso si possa parlare di terapia omeopatica classica, ma piuttosto dell'assunzione di un generico immunostimolante.
A margine di ciò voglio ricordarle che la stessa esistenza dell'AIDS è stata messa in dubbio dallo scopritore dei retrovirus Duesberg (rammentando che l'hiv è un retrovirus) e che per questo motivo a questo signore è stata rovinata la carriera. Ma anche non volendo entrare in questa querelle, bisogna stimare possibile la cura di una condizione come la sua, attraverso un aiuto omeopatico vero supportato da una dieta adeguata.
- Scritto da Medico del Futuro
Buongiorno dottore,
ho 31 anni e soffro di colon irritabile da quando ne ho circa 18 con scariche di diarrea, senza muco nè sangue nelle feci, che si concentrano soprattutto dopo pranzo, ma spesso ho dolori anche di notte, dolori che si placano un po' dormendo a pancia sotto. Ho ripetuto di recennte le analisi per la celiachia, le analisi del sangue, il controllo sulle feci e ho fatto anche l'ecografia. Tutto negativo.
Ho anche eseguito il test ELISA che sembrerebbe uno dei più attendibili: sono risultata intollerante al frumento, ai lieviti e al nichel e sto facendo la dieta a eliminazione e reintroduzione da circa un mese senza risultati.
Il gastroenterologo mi ha consigliato di fare la colonscopia ma sinceramente io non vorrei sottopormici visto che il medico mi ha detto che al massimo potrebbero diagnosticarmi una colite microscopica o aspecifica, per la quale non c'è nessuna "cura specifica".
Il medico di famiglia, dopo tali risultati mi avrebbe consigliato di prendere il tiorfix e il debrum o l'obispax. La mia domanda è molto semplice: viste tutte le controindicazioni che hanno questi farmaci e visto che non curano il problema, esiste una alternativa omeopatica a questi due farmaci?
Grazie
Distinti saluti
Lea
Cara Lea, anche la risposta è molto semplice: certamente si. La metodica omeopatica è assolutamente scevra da rischi e non vi sono esami strumentali particolari a cui sottoporsi. Visto che ha già escluso problematiche di carattere più grave può senza dubbio fare affidamento alla medicina omeopatica unicista che nel suo caso può risolvere la sintomatologia in maniera definitiva. Molti sono i rimedi che potrebbero aiutarla, ma che debbono essere stabiliti in base alle sue idiosincrasie ed alle sue modalità di miglioramento o di peggioramento che devono essere discusse e valutate durante la visita omeopatica.
Auguri!
- Scritto da Medico del Futuro
Buonasera Dottore,
cosa ne pensa delle intolleranze alimentari che stanno aumentando a dismisura nella gente in questi ultimi anni. Sono sempre esistite ma non si conoscevano, o il nostro corpo si sta ribellando a tutto questo cibo industriale e raffinato?
Io come tanti altri ormai sono risultato intollerante al frumento, alle proteine del latte e forse uovo e riso che fra l’altro questi ultimi due non consumo quasi mai, quindi come è possibile? Ho eseguito il test ELISA che sembrerebbe uno dei più attendibili. Che fare? E’ veramente necessario e utile evitare il cibo interessato o il problema è più profondo e va trattato omeopaticamente?
Grazie
Luciano
Buongiorno,
la sua domanda è interessante e credo che non basterebbe un intero convegno a dare una risposta definitiva. La mia opinione comunque è che le intolleranze alimentari siano una risposta parafisiologica o se preferisce quasi patologica alla quantità di stimoli enorme alla quale siamo sottoposti.
Cominciando dai vaccini a cui siamo assoggettati sin dalla tenerissima età di due mesi per arrivare a farmaci di ogni tipo spesso somministrati senza alcun criterio, senza dimenticare l'enorme iperstimolazione di immagini, suoni, frequenze e così via. Poi c'è il problema dell'alimentazione, perchè è evidente che ci alimentiamo male, in maniera sbrigativa e cioè finalizzata a riempirci più che a mangiare e con cibi per lo più scadenti e raffinati. L'organismo si ribella, certamente, ma spesso lo fa in maniera inappropriata ed incongrua individuando negli acari o nei pollini il nemico, altre volte in modo più coerente come ad esempio nei celiaci che giustamente si oppongono all'adulterazione del grano costantemente aggiunto di glutine per migliorarne la panificazione.
Come difendersi? Francamente è difficile. Siamo creando una specie di mondo artificiale asettico ed impersonale in cui un po' di polvere può diventare nociva, però ingurgitiamo ogni giorno quote di veleno nei cibi, nell'informazione, nelle immagini e nei farmaci.
L'unico modo secondo me è limitare il più possibile l'esposizione agli stimoli suddetti. Evitare per quanto possibile le vaccinazioni, limitare l'uso dei farmaci allo stretto necessario, utilizzare l'omeopatia per cure costituzionali profonde, digiunare di tanto in tanto, spegnere tutte le nostre connessioni internet, cellulari e quant'altro, fare lunghe passeggiate e prendere bagni di sole.
Altra cosa: liberarci dalle paure. Il modo migliore per avere potere sull'altro è soggiogarlo è creare un mondo di paura. Io penso che l'apparato della prevenzione in medicina fatte salve le debite eccezioni sia solo una grande idrovora di denaro pubblico ed un modo per tenere le persone assoggettate a visite continue, utilizzo di farmaci e acquisto di macchinari sempre più nuovi e perfezionati.
La cosa grottesca è che malgrado diagnosi sempre più raffinate e cure sempre più costose di tumore si muore sempre di più e ci si ammala sempre di più. Pensando a questo mi dico che è meglio soffrire di intolleranza alimentare o di allergia: l'organismo in questi casi forse cerca una via per difendersi meglio dall'ambiente! In realtà se osserviamo un bambino molto piccolo con attenzione, intendo un bambino di un anno, da poco svezzato, verifichiamo con stupore che egli sa come alimentarsi, rifiuta i cibi che sono indigesti e cerca quelli che gli sono utili. Tanti anni fa i bambini piccoli grattavano i muri e ne mangiavano piccoli pezzettini alla ricerca del calcio che era utile per la loro salute! Ecco, forse dovremmo imparare a sentire il nostro corpo, recuperarne le esigenze, comprendere ciò di cui abbiamo bisogno e ciò di cui possiamo fare a meno. Ovviamente è un'impresa ardua poiché siamo completamente aggiogati ad un sistema che ci offre nutrimento a basso costo, e tutta una serie di comodità moderne e “social”, ma che in cambio ci chiede un'adesione totale ad esso.
- Scritto da Medico del Futuro
Salve mi chiamo Lena sono della provincia di napoli e da quasi 28 anni ho la vitiligine. Di cure ne ho fatte tante risultati scoraggianti, tramite internet ho letto delle testimonianze positive per la cura della vitiligine con l'omeopatia. Gradirei sapere, dove operate, il dott. a cui rivolgermi e se avete un protocollo che vi ha dato buoni risultati.
Resto in attesa di una vostra risposta
Saluti
lena
Cara Lena,
in medicina omeopatica non esistono protocolli perchè la cura è centrata sulla persona. I protocolli a cui siamo avvezzi nella medicina allopatica sono il contrario di ciò che ogni omeopata ritiene saggio: curare il malato e non la malattia. Avere un protocollo significa rendere le persone degli oggetti, o meglio dei numeri da sottoporre in maniera seriale a terapie concordate in altre sedi. In medicina omeopatica la terapia nasce dal confronto diretto tra medico e paziente, questo è il punto da cui scaturisce il rimedio più opportuno per la persona in quello specifico momento della sua vita. Un indicazione per un medico omeopata competente la può trovare inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Scritto da Medico del Futuro
Salve, io soffro di ciclo mestruale molto irregolare causato da ovaio micropolicistico.
Vorrei provare una cura a base di THUJA OCCIDENTALIS E PULSATILLA ma non so in quali dosi e diluizione devo assumerle.
Avevo letto che per entrambe andrebbe bene 5CH ma in che quantità e per quanto tempo?
Grazie mille per la disponibilità.
Gentile amica,
tutto va bene, ma deve essere valutato da un medico competente della materia. In medicina omeopatica non esiste l'equivalenza malattia-medicina cosa a cui spesso assistiamo nella medicina allopatica. I rimedi debbono essere assegnati sulla base delle caratteristiche individuali e non della malattia. Così facendo lei rischia di assumere inutilmente i rimedi che probabilmente non si attagliano alla sua specifica individualità ed inoltre un solo rimedio è alla volta è la strada migliore da percorrere in questi casi.
- Scritto da Medico del Futuro
Gentile omeopata,
scrivo per avere un parere sulla mia situazione.
Ho l'ovaio policistico che mi causa acne su tutto il viso. Fino a Febbraio 2014 ho assunto la pillola Diane che ovviamente non mi ha curata ma per anni, grazie alla sua assunzione, sono stata senza acne.
A marzo mi sono rivolta ad un omeopata che mi ha prescritto: Rubus Ideaus (la sera) e Ribes Nigrum (la mattina); Agnocasto dopo pranzo..e da un mese ho assunto Pulsatilla 3 volte al giorno.
Sinceramente non ho notato miglioramenti, anzi da pochi giorni ho davvero tanti brufoli grossi sulla guancia destra e mascella destra e tanti più piccoli sul resto del viso.
Cosa ne pensa di questo trattamento? Se è adatto, qual è il tempo di azione della pulsatilla?
La ringrazio..
Sonia
Cara Sonia,
lo scopo dell'assunzione di ormoni è quello di sopprimere i suoi sintomi. Tuttavia la soppressione di un movimento vitale per quanto disfunzionale tende sempre ad aggravare i problemi, non a migliorarli e questo sia sul piano del dinamismo vitale, sia per gli inevitabili effetti collaterali dei farmaci.
Come ha potuto verificare quando ha interrotto la pillola non aveva risolto i suoi problemi di acne, li aveva solo sospesi ed ora sono ritornati più forti di prima.
Personalmente non sono in grado di giudicare a distanza la bontà della cura del suo omeopata, né se l'aggravamento in corso fa parte del processo di cura, però posso assicurarle che questi problemi con la medicina omeopatica si possono affrontare. Ciò che è importante è anche un assetto mentale diverso di colui che viene curato. Innanzitutto non avere fretta: il corpo si deve liberare delle tossine accumulate; e poi praticare molta attività fisica, cercare di perdere di peso ed avere cura nell'alimentazione limitando per quanto possibile tutti gli alimenti di derivazione animale e dolciumi, fumo di sigaretta, caffè ecc.. Bisogna consentire al corpo di depurarsi aiutando in modo naturale l'azione dei rimedi che le vengono prescritti.
- Scritto da Medico del Futuro
Egr. Dottore mi è stata diagnosticata una riduzione della cartilagine al ginocchio sinistro (senza versamento), la quale mi porta dolore ai lati del ginocchio quando lo piego e scricchiolii tipo sabbia quando salgo le scale. Ho 49 anni e mi hanno detto che l'unica cura è fare delle infiltrazioni locali, io sto assumendo di mia iniziativa dei sali tissutali Silicea e Calcium Fluoratum.
Quale farmaco omeopatico mi potrebbe consigliare? Grazie
Anna
Cara Anna i sali di Schuesserl che lei sta usando non mi hanno mai dato grandi soddisfazioni e non la ritengo una strada particolarmente utile. Ciò che posso dirle è che il ginocchio è un'articolazione molto complessa che richiede un'attenzione particolare. Come ogni articolazione ha bisogno di muoversi e l'esercizio più utile è il nuoto o la cyclette senza carico. Inoltre non so se è il suo caso, ma è fondamentale calare di peso. In quanto alle infiltrazioni che suppongo di acido ialuronico in molti casi apportano una riduzione della sintomatologia algica, ma solo temporaneamente in quanto vanno a costituire una sorta di cuscinetto che meccanicamente sostituisce la cartilagine mancante, dopo un po' di tempo occorre ripeterle.
Queste sono le soluzioni della medicina allopatica.
Per ciò che riguarda la medicina omeopatica esiste una vasta gamma di rimedi che può essere prescritta, ma che deve concordare per similitudine con la sua realtà clinica così come essa emerge durante la visita medica. Bryonia, Ruta, Apis, Rux Toxicodendrum sono alcuni dei molti rimedi che potrebbero essere usati nel suo caso probabilmente insieme ad una cura costituzionale. Un altro appunto sul ginocchio è la sua natura “spirituale” : il dolore al ginocchio ci ferma, ci impedisce di progredire. Il suo essere cerniera tra la gamba e la coscia simbolicamente ci richiama un raccordo tra l'alto ed il basso. Che cosa c'è nella sua vita che le impedisce di andare avanti? Perchè è necessario che si fermi? Che cosa sta scricchiolando? Forse non ha pensato sufficientemente a sé stessa o a qualcuno che le è caro, magari troppo presa dagli affanni della vita quotidiana ha dimenticato il rapporto con la parte “alta”, con la sua natura spirituale, con Dio. Il fatto che il ginocchio sia il sinistro che simbolicamente rappresenta l'oscuro, il femminino, il numinoso e l'incoscio, costituisce nel suo caso una suggestione potente.
So che può apparire stravagante questa spiegazione, ma come il ginocchio si trova al crocevia dell'arto inferiore, anche lei si trova in un'età che soprattutto per una donna è un'evidente snodo esistenziale. Interroghi sé stessa, può darsi che riceva risposte che potrebbero aiutarla per la risoluzione del suo disagio.
- Scritto da Medico del Futuro
Sono Angy
ho 47 anni, da 16 convivo con questa malattia.
Faccio bolo steroideo quando ho crisi, vorrei conoscere un neurologo che apprezzi l'omeopatia.
In
Cara Angy,
vorrei conoscerlo anche io...
Scherzo ovviamente, ma neanche troppo! Tuttavia il problema è più facile da risolvere di quanto sembri poiché in realtà è sufficiente che lei si faccia seguire da un neurologo che abbia una sufficiente apertura mentale da accogliere il suo desiderio di essere curata in modo alternativo alla medicina tradizionale. Penso che un neurologo del genere si possa trovare. L'importante è che contemporaneamente lei possa trovare anche un bravo omeopata con il quale iniziare un rapporto terapeutico al fine di individuare la terapia più opportuna per limitare il ricorso continuo alla terapia cortisonica. Non è necessario dunque trovare un neurologo che sia anche omeopata, è sufficiente avere un neurologo buono e poco presuntuoso che accetti di valutare insieme al collega omeopata la possibilità di iniziare un percorso terapeutico che possa prevedere una progressiva diminuzione dei farmaci, una loro diversa assunzione ecc. Tutto questo in funzione della suo benessere e dei suoi desideri, poiché è questo che in realtà conta.
finiti ringraziamenti