le vostre domande
L'omeopatia è sopratutto rapporto umano: in questa rubrica potrete chiedere a un'esperto consigli e suggerimenti su come affrontare e risolvere i vostri problemi con l'omeopatia.
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- Scritto da dr. Francesco Siccardi
Gentile Dottore
sono affetto da coxartrosi alle due anche (collo del femore) e per lenire il dolore uso il prodotto omeopatico ARNICA una compressa la mattina ed una la sera.
- Scritto da dr. Francesco Siccardi
Buongiorno,
Ho 50 anni e da 2 soffro di disturbi prostatici, divenuti nell’arco dei mesi sempre più frequenti e fastidiosi.
- Scritto da Dr. Carlo Melodia
Buongiorno!
Mio marito, 80 anni, e'affetto da neoplasia vescicale dal 2003. Gli sono state fatte finora 5 resezioni, e'stato trattato con mitomicina ed instillazioni.
- Scritto da dr. Francesco Siccardi
Buongiorno,
mio figlio di 6 anni è recidivo per gli ossiuri.
- Scritto da Dr. Francesco Siccardi
Salve,
le scrivo perché vorrei informazioni riguardo a un mio "problema":
- Scritto da Dr. Carlo Melodia
Buongiorno.
Vorrei chiedere delucidazioni sulle conseguenze del rimedio omeopatico affidatomi dalla mia omeopata - che non ho la possibilità di contattare a breve - che si chiama SULPHUR.
Mi è stato dato principalmente per risolvere dei problemi che mi porto dietro da molto tempo di acne al viso causata da una disfunzione ormonale (esito di una visita dermatologica) e di dolori mestruali in prossimità dell'arrivo del ciclo.
Dopo qualche settimana dall'inizio della cura mi sto rendendo conto che l'acne (dopo un peggioramento iniziale, ma so che è possibile, se non indispensabile, cominciando una cura omeopatica) sta migliorando, ma noto anche delle diversità a livello emotivo e psicologico.
Mi sento più "con i piedi per terra", meno emotivamente instabile come prima e se è indubbiamente un bene per la gestione di quegli sbalzi d'umore tipici che accompagnavano le mie giornate, mi ritrovo anche a non aver più quella sensibilità che mi apparteneva, indispensabile, ahimè, per il mio lavoro (io sono educatrice e contemporaneamente scrittrice, i sentimenti sono alla base dei miei mestieri) e neppure appetito sessuale, che prima invece era ben presente.
Mi chiedo: sono "normali" queste conseguenze?
Dureranno per tutta la durata della cura? (che tra l'altro voi consigliereste per quanto?)
Grazie dell'attenzione.
Risponde il dr. Carlo Melodia
Gentile signora,
l'aspetto centrale della medicina omeopatica è l'alleanza medico paziente come conseguenza di un vero consenso informato insito nella metodologia.
Infatti il racconto del paziente di se stesso oltre alle osservazioni del medico rappresentano la guida che porta alla prescrizione terapeutica che come è noto si basa sulla legge di similitudine!
Detto ciò il contatto con il proprio medico risulta indispensabile e non delegato in tema di esclusività per l'individualità di ogni paziente.
In pratica la giusta risposta alle sue domande può darla il suo medico.
In linea generale posso dirle che un rimedio non può cambiare una persona ma riportarla in equilibrio in quanto è l'organismo, stimolato dal rimedio, che opera il processo di guarigione.
Cordialmente,
dott. Carlo Melodia
- Scritto da Dr. Francesco Siccardi
Gent. Dottore, ho 44 anni e ho da tempo problemi di emorroidi con sanguinamento. Nell ultima visita proctologica mi hanno detto che ho una fistola e per guarirla devono operarla. Esternamente si sente come un rigonfiamento che sanguina un po e fa un po di liquido. Vorrei gentilmente chiedere se è possibile guarire con l omeopatia.
La ringrazio anticipatamente per la risposta e invio cordiali saluti.
risponde il dr. Francesco Siccardi
Gent.ma Sig.ra Giusy
sicuramente la medicina omeopatica può aiutarla a risanare la sua ragade.
L’omeopatia risanando il terreno dell’organismo porta a chiudere la fistola riducendone il sanguinolento.
Una dieta può giovare all’equilibrio del suo apparato digerente, ricercando quei cibi che contribuiscono a disinfiammare l’organismo, quindi riducendo tutti gli zuccheri complessi quali pasta, pane, brioche, dolci, focaccia, pizza, riso ecc…, vini e alcolici in generali, carni rosse, dando preferenza a frutta, verdura e pesce.
Sotto direzione del suo medico omeopata, oltre al rimedio più opportuno per il suo quadro morboso può assumere un integratore di semi di uva rossa, ricco in antiossidanti, OPC Isena, in ragione di 2 capsule a colazione e 2 a pranzo.
Cordiali saluti
Dr Francesco Siccardi
- Scritto da Dr. Carlo Melodia
Salve, sono qui per parlarle del mio problema: il calazio. Ad ottobre mi si è infiammata la palpebra superiore sinistra, inizialmente ho ignorato il problema pensando passasse, due mesi dopo mi resi conto della formazione di una pallina (anzi due, una più piccola dell'altra) e mi rivolsi all'oculista che mi prescrisse eucombidex, non ci fu nessun cambiamento ne miglioramento. Facendo ricerche ho letto che l'omeopatia può aiutare a contrastare il problema. Ora le chiedo gentilmente, ho due palline sulla palpebra sinistra, piccole e dure, leggermente piu visibili con il vento o con il freddo perche si gonfiano un po', alle volte ho sensazione di gonfiore e pesantezza anche se non è rosso, forse solo un puntino.. C'è un rimedio per il mio caso?
Grazie, A.
Gentile Amalia,
nella pratica oculistica convenzionale il trattamento del calazio tradizionale è di tipo chirurgico. Nella pratica medica omeopatica, che osserva il malato unitariamente, si valutano circostanze e cause che possono avere determinato il calazio e congiuntamente anche sintomi e modalità collegati al calazio. Ad esempio sensazioni come bruciori, punture, peso ed atro! Peggioramento o miglioramento ad esempio con le applicazioni fredde o calde, di notte, di giorno ed altro.
Per la individualità intrinseca al metodo omeopatico risulta quindi insufficiente la diagnosi di calazio per indicare un rimedio; esso infatti rappresenta la scelta unitaria per similitudine con i sintomi del malato.
Quindi se ha deciso per il trattamento omeopatico si rivolga ad un medico omeopatico unicista classico.
Cordialmente,
dott. Carlo Melodia