Salve Dr ,vorrei chiederla se il rimedio omeopatico Hypotalamus come ho letto serve per inibire la fame nervosa, ma quello che non riesco a capire quale diluizione puo' servire bassa 5 ch ,alta 15-30 ch. In ultimo cosa vanno ad influire le diverse diluizioni sulla ghiandola? Saluti Giuseppe


Caro Giuseppe,

la corretta prassi omeopatica prevede una prescrizione mirata al quadro complessivo della persona, non si può e non si deve pensare al rimedio omeopatico come se fosse un farmaco. Il rimedio omeopatico agisce sulla forza vitale dell'individuo e non sull'organo. Qualunque rimedio omeopatico può servire a dimagrire o a ripristinare la corretta circolazione dell'energia nell'individuo, basta che sia ben prescritto e quando dico ben prescritto intendo che siano rispettate le leggi fondamentali dell'Omeopatia Hahnemanniana: legge dei simili, sperimentazione pura, rimedio unico, direzione dei sintomi.

L'utilizzo del rimedio come da Lei proposto è pertanto da ritenersi, da un punto di vista eminentemente omeopatico sostanzialmente scorretto, se non addirittura dannoso. Questo uso non si basa sui presupposti  comprovati dalla sperimentazione pura  che è il fondamento della corretta prassi omeopatica, ma sulla deduzione che, andando a stimolare un organo implicato nella regolazione tanto del comportamento, quanto della regolazione ormonale, si possa in qualche modo intervenire modulandone l'attività. Personalmente glielo sconsiglio.

Se avrà la pazienza di leggere il nostro sito anche in futuro si renderà conto che la specificità della medicina omeopatica sta nel fatto che essa è un medicina soprasensibile: essa cura il corpo fisico per via indiretta, essendo l'obbiettivo terapeutico del rimedio il corretto andamento dell'energia vitale.

La medicina omeopatica, pur riconoscendo delle specificità d'organo per ogni rimedio, non riconosce un'azione chimico fisica di esso, ma solo un'azione energetica.

Lei introduce inoltre il discorso delle potenze che è ancora più complesso: in effetti le potenze basse, le basse diluizioni per intenderci, sono più vicine alla dimensione ponderale e quindi maggiormente organotropiche, mentre quelle a diluizione più elevata si distaccano progressivamente dal piano materiale e agiscono a livello sovrasensibile; tuttavia questo è un argomento troppo complesso da trattare in questa sede, quello che ritengo invece fondamentale è chiarire che la medicina omeopatica non deve essere intesa come una medicina di sostituzione alla pari della medicina allopatica.