Il n. 33 di Homeopathic Heritage è uscito.

Il numero è interessante perché centrato sul rimedio omeopatico, le norme di buona fabbricazione, la sicurezza, l'efficacia.

Nella presentazione del numero l'editore Pritha Mehra rimarca la necessità per il medico, di avere la garanzia di un medicinale perfettamente genuino e riproducibile, citando il paragrafo 264 dell'Organon, così come è anche necessario che i rimedi siano continuamente risperimentati. l'insieme dell'editoriale è perfettamente condivisibile; da sempre la LUIMO ha ri-sperimentato i rimedi "classici", per confermare sintomi, per verificare se nuovi sintomi appaiono.

Articoli e riflessioni sul rimedio omeopatico e la sua implicazione nella pratica clinica e le normative applicabili, di Trevor Cook, Rajat Chattopadhyay, P. N. Varma, PK Mukherjee, J. Hendricks. Notiamo che J. Hendricks apre l'articolo illustrando come in Europa la definizione del rimedio omeopatico sia solo basata sui presupposti "farmaceutici", e tale assenza di definizione propria del rimedio omeopatico determina elementi di incongruenza nel sistema regolatorio. E' davvero l'ora che tutte le associazioni omeopatiche del Mondo prendano coscienza dell'importanza di una corretta definizione del rimedio omeopatico (scarica l'allegato!

Nel volume anche articoli di Farokh Master, David Little, A.B. Ram Jyothis, Gart W. Boericke, Luc de Schepper, R. Krishnakanth, A. M. Gopinathan, R.L. Jussal.