Buongiorno,

mi chiamo Alessandro, mi ha fatto un immenso piacere leggere la vostra presentazione, vorrei  dire grazie allo psichiatra che ha detto con sincerità le sue idee, la ammiro per la sua sincerità. Io vado dallo psichiatra , è circa cinque anni che sto molto bene ma mi piacerebbe andare da uno psichiatra che cura con medicine omeopatiche, ma non è semplice...

Mi piacciono molto i delfini e penso che accarezzarli mi farebbe molto bene anche come terapia oltre che per dimostrargli il mio affetto.

penso che sia bellissimo incontrare persone che vogliono migliorare il mondo in cui viviamo con la loro esperienza


Caro Alessandro,

è importante la sua segnalazione, poichè molti dei disturbi cosiddetti mentali si gioverebbero in maniera enorme della medicina omeopatica.

La mente in realtà è l'espressione più immediata, una sorta di diapositiva, il riflesso istantaneo e dinamico del flusso incessante dell'energia vitale, un'energia che si esprime sia come forza psichica, sia come salute fisica.

Mente e corpo nella prospettiva omeopatica non sono disgiunti, ma sono espressione di un'unica realtà in movimento, come due facce di una stessa medaglia. Peraltro molti piccoli disturbi mentali preludono ad importanti disturbi fisici, così come malattie fisiche sono un'importante riflesso di uno squilibrio psicologico.

Come Lei acutamente fa notare, e questo scaturisce profondamente dalle sue personalissime esigenze, l'eccessiva propensione alle analisi, alla separatezza, alle divisioni dal mondo stesso che ci circonda e dai nostri simili, spesso ci aliena financo da noi stessi.

L'esigenza di un mondo diverso e più sano ci dovrebbe accomunare, ma evidentemente non tutti la pensano allo stesso modo.

Omeopaticamente potremmo dire che il miasma sicotico ha impregnato la nostra epoca, aumentando lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e l'egoismo ed il narcisismo di ciascuno di noi.

Le malattie mentali così come sono intese oggi sono considerate nè più nè meno come entità reali da curare con farmaci. Personalmente credo che così come ad un morente sia ingiusto negare i farmaci antidolore, sia altrettanto ingiusto negare degli psicofarmaci ad un malato mentale grave che può in casi estremi persino commettere dei delitti importanti.

Tuttavia la stragrande maggioranza delle persone affette da disturbi mentali anche gravi potrebbe giovarsi di approcci più umani, consapevoli e meno totalizzanti dei farmaci.

La medicina omeopatica personalmente la vedrei in prima linea nell'affrontare anche quelle che vengono attualmente ritenute le patologie più gravi ed invalidanti.

Occorrerebbe tuttavia uno sforzo fuori dal comune ed un grandissimo cambiamento di mentalità delle istituzioni, della legislazione vigente e di tutti coloro i quali hanno in qualche modo cara la cosiddetta salute mentale. Purtroppo la psichiatria è sottoposta a dei forti vincoli legislativi che vedono nella contenzione chimica l'unica soluzione dei problemi, ed i progetti di  riabilitazione psichiatrica falliscono quasi sempre.

E' evidente che qualcosa dovrà pur cambiare, ma gli psichiatri moderni, anche se non lo desiderano sempre, sono tuttavia invogliati a prescrivere farmaci poichè in caso di guai, l'aver prescritto farmaci li può tutelare di più in sede legale.

Si tratta della cosiddetta medicina difensiva, che non fa altro che aumentare la spesa farmaceutica e talvolta danneggiare il singolo, ma così vanno le cose, per ora.

Quello che posso consigliarle in questo difficile quadro è di parlarne con il suo curante ed eventualmente di assumervi insieme l'onere e la responsabilità di cercare un bravo omeopata unicista che possa responsabimente divezzarla dall'uso dei farmaci sempre con l'aiuto del suo psichiatra.