buongiorno, vorrei un consiglio per una vitiligine comparsa da qualche tempo su entrambe le palpebre. Ho 37 anni e ho iniziato a vedere le prime macchioline 2 estati fa ma quest'anno si sono leggermente estese e con l'abbronzatura erano sicuramente più evidenti. Sono andata dal dermatologo che dopo avere fatto una visita con gli ultravioletti mi ha consigliato il protopic 2 volte al giorno e i citrizan una volta al giorno.

Leggendo però le controindicazioni mi sono molto spaventata e deciso di non iniziare la cura. Però non riesco a rassegnarmi a queste macchie soprattutto se penso ad una loro espansione. Ho avuto 2 anni fa un intervento per togliere la colecisti e da allora mi è capitato di soffrire di un po' di gastrite (riscontrata anche con una gastroscopia) , ho sempre avuto il colon irritabile. Vedo che molto importate è l'alimentazione che sicuramente io trascuro per mancanza di tempo ...L'unica cosa che ho notato rispetto ad alcune vitiligini che ho visto in foto e che la differenza di colore della pelle c'è ma forse non è così evidente (ora che l'abbronzatura è scomparsa).

Ringrazio fin d'ora per l'aiuto e vi saluto.

Debora B.


Cara Debora, il suo è un problema comprensibile  e sicuramente lei stessa ne coglie la complessità poichè  descrive, anche se sommariamente la sua storia clinica, e fa riferimento ad alcuni episodi significativi della stessa. Tuttavia per inquadrare il suo caso occorre qualcosa di più importante degli episodi in sè, occorre il suo vissuto; e cioè una descrizione del suo essere nel mondo e della sua specificità come essere umano che si rapporta ai problemi della vita. In definitiva per una buona cura omeopatica occorre sapere chi è lei e come è arrivata ad essere ciò che è. E' soddisfatta della sua vita? Dei suoi affetti? Del suo Lavoro? Come affronta i problemi quotidiani? Con che emozioni ha vissuto i momenti più importanti della sua vita?

Occorrono inoltre numerose altre informazioni circa le sue specifiche reazioni al cibo, alla temperatura esterna, alla sessualità, ecc. Lei è un essere unico ed irripetibile, e chi l'avrà in cura solo dopo un'approfondita analisi sarà in grado si somministrarle l'unico rimedio che avrà un'azione curativa per la sua intera persona. La differenza sostanziale con la medicina allopatica, è che questa non personalizza il rimedio, ma fornisce la stessa medicina per tutti, dimenticando che noi siamo diversi e la reattività di ciascuno di noi tanto ai farmaci, quanto ai vaccini è differente.