Soddisfazione del paziente e effetti collaterali in medicina di base : uno studio osservazionale di confronto tra omeopatia e medicina convenzionale in Svizzera Bio Med Central Complementary and Alternative Medicine

Questo studio è parte di una valutazione nazionale generale della medicina complementare in svizzera (PEK) finanziato dall’ufficio federale svizzero di salute pubblica. Lo scopo dello studio era di studiare la soddisfazione e la percezione dei pazienti, relativa agli effetti secondari dei farmaci, comparando omeopatia e trattamenti convenzionali, nella medicina di base.
Il risultato di questi studi indica che, in Svizzera, la soddisfazione dei pazienti nei confronti della medicina omeopatica è significativamente più alta che nei confronti della medicina convenzionale. Il trattamento omeopatico è percepito come una terapia a basso rischio di effetti collaterali, con due – tre volte meno effetti collaterali che il trattamento convenzionale.
L'articolo completo nella sezione documentazione scientifica

Patient satisfaction and side effects in primary care: an observational study comparing homeopathy and conventional medicine.
Marian F, Joost K, Saini KD, von Ammon K, Thurneysen A, Busato A.
Institute for Evaluative Research in Orthopaedic Surgery, University of Bern, Stauffacherstrasse 78, Bern, Switzerland. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
BMC Complement Altern Med. 2008; 8: 52.
Published online 2008 September 18. doi: 10.1186/1472-6882-8-52. PMCID: PMC2562361

Le conclusioni sull’effettività della Medicina Omeopatica, pubblicate sul Lancet nel 2005, forse non sono poi così conclusive, dipendono in effetti dal set di dati analizzati

Benché molto specialistico questo articolo analizza il modo in cui  Shang et al (Shang A, Huwiler-Muntener K, Nartey L, Juni P, Dorig S, Sterne JA, et al. Are the clinical effects of homoeopathy placebo effects? Comparative study of placebo-controlled trials of homoeopathy and allopathy. Lancet 2005;366:726e32.) hanno concluso, nel tristemente notorio articolo di Lancet del 2005 che la Medicina Omeopatica equivale ad effetto  placebo. Con una analisi stringente  (e anche molto “statistica”), Lüdtke e Rutten dimostrano che in effetti le scelte dei trials analizzati da Shang sono 1. in qualche modo arbitrarie 2. pesa, sull’insieme dell’analisi, un unico trial clinico con risultati negativi. Quello che ci piace di più però nell’analisi è uno dei commenti : è davvero una domanda sensata chiedere ad un insieme di trials molto eterogeneo, se TUTTA LA MEDICINA OMEOPATICA funzioni. Già sappiamo che esistono molti dubbi sull’applicazione di schemi  sperimentali dell’allopatia su specifiche patologie in Medicina Omeopatica, poi allargare la valutazione di tutta la Medicina Omeopatica a soli 8 trials, ci sembra, come ci sembrò all’epoca, abusivo. Nel restringere il numero di trials da analizzare utilizzando quasi come unico criterio di esclusione il numero di partecipanti al trial, si può essere soggetti a una sorta di deriva statistica dipendente da un unico trial. Se il trial negativo viene escluso dallo studio allora il risultato torna a favore della Medicina Omeopatica, più efficace del placebo.  L’articolo è interessante, anche in qualche modo ironico. Insomma, un articolo da leggere con attenzione.

The conclusions on the effectiveness of homeopathy highly depend on the set of analyzed trials
 R. Lüdtke, A.L.B. Rutten.
Journal of Clinical Epidemiology - (2008) –doi:  10.1016/j.jclinepi.2008.06.015