Quale l’esperienza che ci ha lasciato?  I cambiamenti in ciò che chiamiamo malattie acute invernali? Possiamo paragonare le temperature di cento anni fa, con quelle attuali?  Cosa c’è in più e in meno?  L’igiene, l’alimentazione, i mezzi di lavoro, i momenti di riposo, la famiglia, le amicizie, la malattia e la salute che non sappiamo neppure cosa sia!

Una sola cosa, per noi medici hahnemanniani, non è cambiata: il rimedio, quel rimedio sperimentato sull’uomo sano e che ha prodotto una patogenesi inconfondibile, da generazione in generazione, analoga alla sofferenza di ogni essere vivente, in primis alla persona umana.
 I cambiamenti atmosferici, gli stili di vita, non hanno modificato il potere energetico “simile” del rimedio ultramolecolare, sempre che il metodo di selezione delle droghe, di preparazione, sia stato rispettato integralmente.
 L’importanza del rimedio unico ultramolecolare tanti anni fa, in un primo momento mi fece sorridere, per non ridere, ero partita dalla chimica e biochimica, ma poi sempre mi dico che le risposte, forse, mi arrivano da sole!
 I miei maestri, il Dr. Martin Kelber e il Sig. Ernesto Bravo, mi diedero alcuni globuli che mi produssero differenti effetti … e mi dissero che ciò che avevo assunto era Sulphur alla 200K, uno dei rimedi omeopatici che aveva raccolto una grande quantità di sintomi!
 Ma la mia sorpresa non finì solamente alla risposta patogenetica avuta, mi dissero anche che quei globulini provenivano da una farmacia che cinquant’anni prima era stata omeopatica!
 Naturalmente tutto ciò sembrava paradossale, i fatti patogenetici li avevo avuti e … scomparvero nella successione inversa di come erano venuti e mi appassionarono tanto da continuare a sperimentare: Aconitum, Belladonna, Bryonia, Ipeca e tanti altri che … come dice Hahnemann, mi resero più forte e sana.
 Quelle potenze ultramolecolari di differenti droghe resero migliore il mio stato di salute e allora cosa succede con la sperimentazione sul malato?
Sperimentazione sui malati di tante patologie differenti?
Farmaci differenti, con il passare degli anni, che cambiano come i nomi delle malattie?!
Tutte queste domande affollavano i miei pensieri mentre le scoperte farmacologiche raggiungevano medici e farmacisti.  Ed io continuavo a sperimentare “acqua dinamizzate” con il nome di una sostanza – droga!
Il genio epidemico, ogni anno cambiava e cambiavano virus, batteri e altro … tutto sempre da scoprire per prevenire e curare …
Il genio epidemico, un termine coniato dalla medicina omeopatica, e che corrisponde alla coerenza della sua metodologia sperimentale e clinica intramontabile … (mentre il vero problema che impedisce la sua conoscenza corretta è la formazione del medico).
Queste brevi riflessioni mi sono venute dall’esperienza di questi mesi invernali che hanno trascinato ………………….. la cosiddetta influenza già dall’estate scorsa e, prima ancora, dall’inverno scorso … stati patologici evolutivi secondo il terreno e le circostanze che trovano.
Come ho già avuto occasione di identificare, Ipeca è stato e lo è ancora, in molti casi simili, uno dei rimedi del genio più importanti, anche se la differenza con Sulphur risiede fondamentalmente nei sintomi generali, in quanto nausea e diarrea hanno connotati simili.
Lo studio patogenetico e clinico ci fa capire come i cambiamenti atmosferici influenzano lo stato della nostra salute, già molto variata dalle circostanze sociali e personali dovute alla “evoluzione” dei tempi nostri.
Riuscire ad identificare il genio epidemico ci permette di vedere e comprendere meglio i nostri pazienti che, anche se non corrispondono allo stato epidemico di Ipeca e Sulphur, ci daranno la possibilità di guarirli con altri rimedi vicini ai due “imputati”.
Cosa voglio dire?  Noi sappiamo che ogni “stato acuto”, epidemico o da reazione cronica, correttamente stimolato, attraverso il rimedio analogo, rafforza lo stato di salute, la prevenzione, mentre stiamo intervenendo negli stati acuti.
L’altro rimedio che segue gli stati influenzali ultimi è Antimonium crudum, con le caratteristiche gastro-intestinali peggiori che respiratorie e reumatiche.
Con caratteristiche più esclusivamente respiratorie e reumatiche e di gola: Eupatorium perfoliatum, Belladonna, Aconitum, Bryonia e altro più specifici se consideriamo l’evento da stato cronico.
Nella sezione documentazione scientifica è stata aggiunta la Materia Medica di Jahr con le indicazioni salienti di questi rimedi, per poter essere utile ai medici neofiti ed esperti.

D.ssa Adele Alma Rodriguez