Per la prima volta l’Istat pubblica i dati statistici relativi alle emissioni atmosferiche per il periodo 1990-2005. Sono state misurate le emissioni di dieci inquinanti atmosferici: anidride carbonica (CO2), protossido di azoto (N2O), metano (CH4), ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx), ammoniaca (NH3), composti organici volatili non metanici (COVNM), monossido di carbonio (CO), particolato (PM10) e piombo (Pb) e i prelievi diretti di quattro tipi di risorse naturali vergini: vapore endogeno, combustibili fossili, minerali, biomasse.

Nel 2005 le attività produttive hanno generato l’80% delle emissioni di inquinanti “ad effetto serra”, il 90% delle emissioni che sono all’origine del fenomeno dell’“acidificazione” e più del 60% delle emissioni di gas responsabili della formazione dell’ozono troposferico2. La parte restante è attribuibile alle attività di consumo delle famiglie relative soprattutto al trasporto privato, al riscaldamento domestico e agli usi di cucina.
Le analisi sono associate al valore economico per valutare l’impatto di tali emissioni in relazione alla capacità produttiva. Plauso, davvero.

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http://www3.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20080411_01/Testo%20integrale_05_2008.pdf