L'omeopatia è sopratutto rapporto umano: in questa rubrica potrete chiedere a un'esperto consigli e suggerimenti su come affrontare e risolvere i vostri problemi con l'omeopatia.
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Egr. Dottore mi è stata diagnosticata una riduzione della cartilagine al ginocchio sinistro (senza versamento), la quale mi porta dolore ai lati del ginocchio quando lo piego e scricchiolii tipo sabbia quando salgo le scale. Ho 49 anni e mi hanno detto che l'unica cura è fare delle infiltrazioni locali, io sto assumendo di mia iniziativa dei sali tissutali Silicea e Calcium Fluoratum.

Quale farmaco omeopatico mi potrebbe consigliare? Grazie

Anna

Cara Anna i sali di Schuesserl che lei sta usando non mi hanno mai dato grandi soddisfazioni e non la ritengo una strada particolarmente utile. Ciò che posso dirle è che il ginocchio è un'articolazione molto complessa che richiede un'attenzione particolare. Come ogni articolazione ha bisogno di muoversi e l'esercizio più utile è il nuoto o la cyclette senza carico. Inoltre non so se è il suo caso, ma è fondamentale calare di peso. In quanto alle infiltrazioni che suppongo di acido ialuronico in molti casi apportano una riduzione della sintomatologia algica, ma solo temporaneamente in quanto vanno a costituire una sorta di cuscinetto che meccanicamente sostituisce la cartilagine mancante, dopo un po' di tempo occorre ripeterle.

Queste sono le soluzioni della medicina allopatica.

Per ciò che riguarda la medicina omeopatica esiste una vasta gamma di rimedi che può essere prescritta, ma che deve concordare per similitudine con la sua realtà clinica così come essa emerge durante la visita medica. Bryonia, Ruta, Apis, Rux Toxicodendrum sono alcuni dei molti rimedi che potrebbero essere usati nel suo caso probabilmente insieme ad una cura costituzionale. Un altro appunto sul ginocchio è la sua natura “spirituale” : il dolore al ginocchio ci ferma, ci impedisce di progredire. Il suo essere cerniera tra la gamba e la coscia simbolicamente ci richiama un raccordo tra l'alto ed il basso. Che cosa c'è nella sua vita che le impedisce di andare avanti? Perchè è necessario che si fermi? Che cosa sta scricchiolando? Forse non ha pensato sufficientemente a sé stessa o a qualcuno che le è caro, magari troppo presa dagli affanni della vita quotidiana ha dimenticato il rapporto con la parte “alta”, con la sua natura spirituale, con Dio. Il fatto che il ginocchio sia il sinistro che simbolicamente rappresenta  l'oscuro, il femminino, il numinoso e l'incoscio, costituisce nel suo caso una suggestione potente.

So che può apparire stravagante questa spiegazione, ma come il ginocchio si trova al crocevia dell'arto inferiore, anche lei si trova in un'età che soprattutto per una donna è un'evidente snodo esistenziale. Interroghi sé stessa, può darsi che riceva risposte che potrebbero aiutarla per la risoluzione del suo disagio.

Sono Angy

ho 47 anni, da 16 convivo con questa malattia.

Faccio bolo steroideo quando ho crisi, vorrei conoscere un neurologo che apprezzi l'omeopatia.

In

Cara Angy,

vorrei conoscerlo anche io...

Scherzo ovviamente, ma neanche troppo! Tuttavia il problema è più facile da risolvere di quanto sembri poiché in realtà è sufficiente che lei si faccia seguire da un neurologo che abbia una sufficiente apertura mentale da accogliere il suo desiderio di essere curata in modo alternativo alla medicina tradizionale. Penso che un neurologo del genere si possa trovare. L'importante è che contemporaneamente lei possa trovare anche un bravo omeopata con il quale iniziare un rapporto terapeutico al fine di individuare la terapia più opportuna per limitare il ricorso continuo alla terapia cortisonica. Non è necessario dunque trovare un neurologo che sia anche omeopata, è sufficiente avere un neurologo buono e poco presuntuoso che accetti di valutare insieme al collega omeopata la possibilità di iniziare un percorso terapeutico che possa prevedere una progressiva diminuzione dei farmaci, una loro diversa assunzione ecc. Tutto questo in funzione della suo benessere e dei suoi desideri, poiché è questo che in realtà conta.

finiti ringraziamenti

Buongiorno!

Sto impazzendo per risalire alle cause di un problema di dermatite, e ad una conseguente soluzione. Tra le varie alternative ho pensato anche che potesse essere un effetto collaterale del ledum palustre, e per questo le scrivo di seguito, per chiedere un parere a riguardo.

Nell'estate 2012 sono andata in vacanza a Zanzibar, e dato che la profilassi antimalarica non è obbligatoria, ma si tratta comunque di un paese Africano, con il suggerimento di amici e parenti ho cominciato a prendere il ledum palustre una settimana prima di partire, con l'intenzione di prenderlo anche per tutta la durata della vacanza. Dopo un giorno scarso con esposizione discontinua al sole (con protezione solare 50, al termine del quale la pelle non era scottata), hanno cominciato a prudermi alcune zone della pelle, che mi pare siano accomunate dal fatto che sono aree dove si suda di più: bassa schiena, sotto al seno, "riga" a metà pancia, interno gomiti. In tutte queste zone sono venute fuori bolle come se il mio corpo trattenesse il sudore sotto pelle. 
Per far passare l'effetto ho dovuto prendere cortisonici perché anche senza più espormi al sole in nessun modo la reazione non passava. 

Potrebbe essere stato causato dal ledum palustre?

Inoltre temo che il mio fisico abbia conservato una certa "memoria", perché da allora ogni volta che vado al mare, anche senza fare il bagno, e sempre con una protezione adeguata, mi tornano le irritazioni negli stessi identici punti.. E alla fine devo sempre bombardarmi di cortisone. Il dermatologo non si spiega bene la causa perché dice che se fosse un'allergia al sole ce l'avrei in tutto il corpo e non solo in quei punti, e inoltre quando vado in montagna, prendendo il sole solo in faccia, non mi succede assolutamente nulla. 

Come ultima informazione aggiungo solo che dato che ho visto che i problemi legati alla sudorazione spesso sono correlati al sovrappeso, io sono una 31enne normopeso (1.63 di altezza e 52 kg di peso).

Infine se avesse qualche suggerimento di qualche terapia omeopatica sulla quale informarmi ne sarei grata.

Buona giornata,

Ilaria

 

Cara Ilaria,

 

Le informazioni che lei mi fornisce sono purtroppo insufficienti, ma escluderei l'ipotesi da lei formulata. Certamente Ledum Palustre è un rimedio con molti sintomi cutanei e sembra che abbia una certa capacità di proteggere dalle punture degli insetti, ma sarei cauto a suggerirlo come profilassi antimalaria. In ogni caso occorrerebbe sapere che tipo di potenza ha utilizzato, per quanto tempo, conoscere di più il suo stato di salute generale e soprattutto poter osservare le sue eruzioni cutanee per poter valutare di che natura ed entità siano. In ogni caso nulla che non si possa curare con la medicina omeopatica. Perchè non smette di prendere cortisone e non si fa visitare da un omeopata unicista?

 

   Gent. le dottore

una esperta omeopata mi ha prescrittto 10 gocce ogni 2 ore di Argentum Nitricum 200k. All'omeopata, essendo una conoscente, ho però nascosto di essere HIV+. Può dirmi se è controindicato in pazienti affetti dal virus hiv? la ringrazio. Vincenzo

 

 

No, non esiste alcuna controindicazione e se il rimedio è correttamente prescritto può essere utile per lo stato generale di salute.

Mi permetto però di sottolineare l'importanza di far conoscere al medico tutta la situazione clinica, senza eccessive ritrosie. Peraltro è importante anche riconoscere la propria difficoltà ad esprimersi compiutamente ed esaminarne le motivazioni. Vergogna? Pudore? Tendenza ad essere silenziosi? Propensione a proporsi come persona differente da quello che si è?

Tutte queste notizie possono essere importanti per valutare correttamente il caso in esame.

 

salve, di recente ho effettuato un tampone vaginale che è risultato positivo allo streptococcus agalactiae, la medicina tradizionale non ha risolto molto, il problema persiste.
cosa mi consiglia?
la ringrazio per l'attenzione
distinti saluti
silvia

 

Buona sera,

devo dedurre che evidentemente questo microorganismo va di moda in questo periodo, considerato il fatto che spesso mi viene chiesto se la medicina omeopatica può fare qualcosa quando viene diagnosticata la presenza del batterio. Invariabilmente la risposta sarà sempre la stessa e potrà verificarlo anche se vedrà i precedenti post: la medicina omeopatica cura la persona che ha permesso al batterio di vivere dentro di essa, non è un antibiotico che agisce uccidendo lo streptococco. E' chiaro, tuttavia che curando la persona nel suo insieme la stessa tornerà sana ed il batterio scomparirà come è venuto.

Dobbiamo finirla di pensare la medicina come un campo di battaglia sul quale combattiamo guerre con armi più o meno potenti contro nemici più o meno cattivi. Dobbiamo cercare di stare bene e prenderci cura di noi nel modo migliore, curando l'alimentazione, il peso, l'attività fisica, le frequentazioni e lo spirito. Se conduciamo una vita sana sul piano fisico, emozionale e spirituale, difficilmente ci ammaleremo. La presenza di un batterio non è di per sè una malattia, ma il sintomo di qualcosa che deve cambiare nella nostra vita. La medicina omeopatica certamente aiuta a ristabilire lo stato di salute permettendo la libera circolazione dell'energia vitale. Molti sono i comportamenti scorretti che permettono a virus e batteri di trovare dentro di noi un comodo ostello. Una buona cura omeopatica costituzionale può fare miracoli e liberarla in breve tempo di questo sgradito ospite, che tuttavia non è la causa dei suoi problemi, ma il simbolo

Buonasera,
sono una ragazza di 23 anni, ho l'ovaio policistico e quindi l'acne.
Sono depressa per questo.
Fino a Febbraio ho preso la pillola e non avevo brufoli.. ad oggi, dopo la sospensione, sono orribile.
Ho continui brufoli grandi che mi sfigurano il viso.
Un mese fa sono andata da un omeopata e questo Sabato ci devo tornare.
Vorrei soltanto chiedere se VERAMENTE le donne hanno risolto questo problema con l'omeopatia. Vorrei assoluta sincerità perchè altrimenti cambio strada o torno alla pillola. Non posso vivere così. Domani è il mio compleanno e io lo passerò in casa.
La cura data dall'omeopata è Ribes Nigrum 60 gocce la mattina e Ribes Ideaus la sera sempre 60 gocce.In attesa della risposta, la ringrazio

Cara amica,

dal punto di vista omeopatico la pillola anticoncezionale non risolve i suoi problemi, li maschera. Nel suo caso ci riuscirà pure bene, ma come avrà notato, appena smessa l'assunzione il problema è tornato e magari in maniera più forte di prima poichè nel frattempo assumendo la pillola ha soppresso la sua vitalità. Inoltre la pillola ha molti effetti collaterali per cui personalmente la sconsiglio. Il suo  problema è  rappresentato dal tentativo che il suo corpo sta effettuando per liberarsi dalle tossine, non vi riesce in maniera perfetta e per questo viene l'acne. Dal punto di vista omeopatico è questo processo che va sostenuto ed aiutato a compiersi in maniera opportuna e vedrà che con una terapia adeguata riuscirà anche velocemente a liberarsi dei suoi problemi e a stare meglio in senso generale, sia fisico che psichico che emozionale. Tuttavia parlo di terapia opportuna non a caso, perchè al momento non sta facendo una cura omeopatica, ma una qualche forma di fitoterapia con un prodotto come il Ribes che certamente gode di una fama meritata per i suoi effetti antiinfiammatori ed antivirali, ma con la medicina omeopatica ha ben poco a che spartire.

Ricordo che il rimedio omeopatico è una sostanza altamente diluita e dinamizzata che viene prescritta dopo un'attenta valutazione psico fisica della persona. Nel colloquio omeopatico si cerca il rimedio più simile possibile al quadro clinico della persona, con quel solo rimedio si può riportare allo stato di salute l'individuo.

Questa è la sola forma di omeopatia tutto il resto sono forme spurie e per lo più inefficaci

Al momento lei non sta facendo una cura omeopatica, ma altro, pertanto si regoli di conseguenza.

 

Buongiorno dottore,
a breve dovro' sottopormi ad un intervento di rialzo del seno mascellare e mi é stato anticipato che, due giorni prima e sucessivamente all'intervento, dovrò assumere un antibiotico e un antinfiammatorio.
Vorrei integrare i farmaci con l'omeopatia, in particolare per stare tranquilla nel corso dell'operazione e, sucessivamente, per ridurre il gonfiore e l'edema che provocherà l'intervento, oltre al copioso sanguinamento durante l'operazione.

Quali rimedi potrei utlizzare e in quale dosaggio?
La ringrazio per il
tempo che vorrà concedere al mio quesito.
Cordiali saluti
Francesca 

 


Le suggerirei di assumere Arnica XMK in dose unica da sciogliere in bocca  prima dell'intervento e continuare con Arnica XMK dopo l'operazione nella seguente maniera: quanto prima sciogliere una dose in 250 cc di acqua minerale naturale ed assumerne un sorso ogni ora tenendo il liquido per 30-40 secondi in bocca per tutta la giornata. Ogni volta scuotere con forza la bottiglietta contenente l' acqua per 10 volte dall'alto verso il basso al fine di dinamizzare il rimedio. Dopo il trattamento con Arnica potrebbe essere utile considerare di assumere Symphytum officinale 6 LM per più giorni per aiutare il consolidamento delle ossa. In questo caso può essere utile la formulazione in gocce Dynamis 5 gocce al giorno sublinguali per una decina di giorni.

 

Salve sono della provincia di Napoli e scrivo per avere delle informazioni in merito alle cure omeopatiche per la vitiligine. Gradirei sapere se attualmente avete in cura persone affette da vitiligine o se tale patologia è in qualche modo curabile con l’omeopatia. Ho la vitiligine da circa 28 anni, di cure ne ho fatte tante ma senza troppi risultati.

Cordiali saluti

 

la medicina omeopatica può aiutarla. E' evidente che la vitiligine è una malattia complessa. Essa esprime in maniera visibile, un profondo squilibrio interno che si manifesta attraverso le discromie cutanee. Come sappiamo anche la scienza moderna non ha spiegazioni esustive circa la genesi della malattia che purtroppo talvolta è gravata dalla concomitanza di altre patologie, prima di tutte il diabete.

Come già ampiamente scritto in altri post, per la medicina omeopatica ogni malattia è sempre espressione di uno squilibrio interno dell'energia vitale che può essere determinato da problemi psichici, fisici od emotivi. Per curare e segnatamente per guarire ogni malattia, bisogna rimuovere eventuali cause esterne che perturbino la libera circolazione dell'energia e curare la persona che è affetta dalla patologia con rimedi adeguatamente scelti.

Raccomando la medicina omeopatica unicista e non l'utilizzo indiscriminato di rimedi.