Gentile Dottore, essendomi stata offerta l'opportunità da chi guarda all'Omeopatia con occhi diversi, desidererei chiedere un consiglio per il seguente problema: Per la protezione dello stomaco dalla compressa giornaliera di Cardirene, negli ultimi sei mesi ho usato la Ranitidina dopo aver abbandonato un altro farmaco che mi dava impotenza.

Ma col passare dei giorni, anche la Ranitidina, (senza che capissi subito qual'era la causa), ha iniziato a gonfiarmi la lingua e le mucose della bocca, producendomi due tagli esterni ai lati difficili da guarire. Domanda: esiste un farmaco omeopatico che può proteggere comunque lo stomaco per l'uso continuato del Cardirene? RingraziandoLa in anticipo dell'eventuale risposta, voglia gradire tutti i sensi della mia stima.


L'ultima moda che si è andata sviluppando in medicina è la cosiddetta “protezione allo stomaco” che in parole povere significa questo: “ti do dei farmaci che ti rovinano lo stomaco, ma grazie alla protezione che ti faccio assumere, non avrai problemi di sorta”.

La storia del signore di cui sopra è però esemplificativa anche di altro e cioè che la cosiddetta “protezione” non è un sicuro aiuto in caso di problemi, ma al contrario può essere essa stessa causa di grattacapi. Del resto non potrebbe essere diversamente poiché Ranitidina, Omeprazolo e via cantando sono essi stessi dei farmaci, per giunta piuttosto potenti e quindi non esenti da effetti collaterali anche molto gravi, il che già di per sé indurrebbe a moderarne l'utilizzo nella stessa medicina allopatica.

Il problema tuttavia va affrontato da un punto omeopatico alla radice, vale a dire che l'incognita è rappresentata sia dall'utilizzo indiscriminato dei farmaci, sia dalla tendenza attuale della cronicizzazione della terapia.

Purtroppo si è instaurata una spirale perversa: da una parte ci sono cure che generano effetti collaterali importanti, poi si tende a limitare questi effetti collaterali con altri farmaci ai quali, come nel nostro caso, si dà il fantasioso nome di “protezione per lo stomaco”, ma la cosa ancor più grave della medicina attuale a cui nessuno fa più contrasto sono le cure che durano all'infinito o perlomeno fino a che non sopraggiunge la morte.

Questo è il caso del signore in esame, costretto a prendere Cardirene a vita e che, per limitarne gli effetti è indotto a di preservare lo stomaco con farmaci che a loro volta non possono non provocare altri danni, visto che bisogna assumerli a vita insieme agli altri. E' ovvio che non si può generalizzare e che ogni caso è differente dagli altri, ma il discorso conserva una sua validità soprattutto in un contesto omeopatico in cui non si danno farmaci, ma sostanze ultradiluite (i rimedi) il cui scopo è quello di attivare le risorse vitali dell'individuo e spingerlo a reagire spontaneamente allo stato di malattia mobilitando le proprie capacità.

Il punto, quindi, non è la protezione allo stomaco, ma di trovare delle cure adeguate per il proprio essere nel mondo che ci permettano di vivere sani fino alla fine dei nostri giorni. Non ci stancheremo mai di sottolineare quanto sia importante comprendere che il rimedio omeopatico non è un farmaco e quindi non ci si debba attendere dalla sua somministrazione un azione farmacologica, ma piuttosto una azione euritmica ed armonizzatrice dell'intero organismo e della psiche di chi lo assume.

Il signore che ha scritto dà per scontato di dover assumere il Cardirene a vita, egli è talmente convinto di ciò che si preoccupa di gestire gli inevitabili problemi gastrici che gli comporta il farmaco, ma per certi versi egli pone una domanda sbagliata. La medicina omeopatica offre moltissimi rimedi per tutti i problemi riguardanti il mal di stomaco vista organico che somatico, ma sarebbe assurda proporla come “protezione per lo stomaco”. Invito il signore a pensare che, se seguiti da un buon medico omeopata si può vivere anche senza farmaci ed a considerare questo, invece che pensare di essere un malato cronico per il resto della propria esistenza. Riprendiamoci la nostra salute e non consideriamoci più consumatori abituali di farmaci, ci sono tanti modi per stare meglio!