Buongiorno

ho fatto, circa 3 mesi fa, delle analisi ormonali  e mi è stata riscontrata la prolattina alta (75), poi con nuove analisi del sangue con 3 prelievi era sui 44 in tutti e tre.

Ho fatto la risonanza magnetica e mi è stato trovato un micro adenoma ipofisario.

Non ho al momento nessun sintomo, solo un mese - prima di scoprire il tutto -  ho avuto le mestruazioni irregolari e mi hanno fatto fare l'ecografia consigliandomi poi di fare analisi ormonali perché un ovaia è un po "lenta". Ho appena compiuto 42 anni.

Sono andata dall'endocrinologo e  mi ha dato da prendere per 5/6 mesi il dostinex (mezza

pasticca due volte a settimana) ed ho visto su internet che molti lamentano

effetti collaterali (mal di testa, pressione bassa, vertigini e molto

altro), non vorrei prenderlo.. facendo una ricerca ho visto che c'è una cura

fitoterapica con l'agnocasto e mi piacerebbe provarla, però mi ha detto la

farmacista che devo chiedere ad un omeopata per le dosi.  è meglio tintura

madre, granuli o pastiglie? quante dovrei prenderne?

La ringrazio per la risposta

Saluti

Alice

Gentile Alice.

la sua alterazione ormonale complessiva è di tipo centrale perchè è dovuta all' adenoma ipofisario. Naturalmente anche l'adenoma avrà una causa che lo ha determinato ed è quella che va rimossa in termini vitalistici ed unitari; assumendo che va curato il malato nella sua integralità.

Ogni intervento  farmacologico mirato ad interrompere semplicemente la galattorrea, in modo parcellare come se fosse causa di se stessa ovvero in modo palliativo, genera nuove alterazioni indesiderate nell'omeostasi fisiologica che si mantiene autonomamente; da qui gli effetti collaterali a breve, medio e lungo termine!

La delicatezza del suo caso va comunque gestita da un medico con un diverso approccio metodologico e con una visione unitaria e non specialistica per poter parlare di reale guarigione del problema. La medicina omeopatica si serve di rimendi, non farmaci, che agiscono sulla omeostasi riequilibrandola e quindi ripristinando  lo stato di autonomia e di salute precedente alla malattia. Se non vuole assumere farmaci ed affrontare la cura in una ottica medica differente meglio evitare di far da sé e rivolgersi ad un omeopata.

Per quanto riguarda i dosaggi di Agnocasto si tratta di fitoterapia e non di medicina omeopatica come impropriamente le hanno suggerito. L’agnocasto si usa anche in medicina omeopatica, ma deve essere sempre prescritto sulla base della similitudine tra il quadro clinico ed i sintomi sperimentali del rimedio.

Cordialmente,

dott. Carlo Melodia