Gentile dottore,
sono una mamma di quasi 23 anni, ho avuto poco più di 6 mesi fa il mio
secondo bimbo che, a differenza del primo, sto allattando al seno.

Con lo
svezzamento la mia produzione di latte sta nettamente diminuendo e alla sera
il bambino non si sazia più come prima, quindi sto dando una piccola
aggiunta prima della nanna. però alla mattina e al pomeriggio il bambino
mangia tranquillo. ho comprato il ricinus communis 5ch e l'urtica urens 5ch.
volevo sapere quale era la posologia in maniera giusta per aumentare la
produzione di latte, in internet ho trovato opinioni differenti.
aspettando una sua risposta la ringrazio anticipatamente.
distinti saluti

Annalisa S.


Gentile signora,
la produzione di latte tanto nella quantità che nella qualità è direttamente dipendente dalla relazione fra madre e bambino ed ovviamente dallo stato psico-fisico di entrambi.
La medicina omeopatica può fare molto in questi casi, ma non deve essere somministrata né assunta con il presupposto di interferire in un processo al pari di un qualunque farmaco.
Esistono molti rimedi che agiscono sul processo della lattazione. Tuttavia solo la presa in carico del paziente, da parte di un omeopata qualificato può dare un esito positivo al suo caso. In effetti Lei non è soltanto un seno che allatta, ma una persona in relazione con un altro essere vivente agli albori del suo sviluppo, sviluppo che non avviene in maniera lineare, ma che progredisce attraverso salti ed improvvisi cambi di direzione; Lo svezzamento e la dentizione rappresentano certamente la prima di questi trasformazioni. I rimedi che Lei ha acquistato certamente hanno un tropismo sulla mammella e sulla lattazione, temo tuttavia, che somministrati in maniera incongrua (ovvero alla stregua di un farmaco e senza tener conto della storia personale, o magari con una posologia inadeguata) possano addirittura agire in senso contrario a quello auspicato.