Gentile dottore,

ho 35 anni e da quando mi sono sposata ( quasi tre anni) soffro di candida recidivante ( dovuta all'inizio all'assunzione di antibiotici per presenza di streptococco beta emolitico A e per la presenza di gardnarella un anno e mezzo fa) e sono stata in cura molto spesso con il diflucan. Dopodicchè un anno fa, rifacendo il tampone vaginale, mi è uscito assenza di candida albicans ma presenza di alcuni cocchi gram + e di diverse colonie di escherechia coli. Siccome, poi, sentivo il bisogno di urinare spesso ho fatto anche l'urinocultura e mi è uscito una carica di 100.000 unità di escherechia coli. Per questo sono andata dall'urologo il quale, visto la concentrazione bassa del batterio, non mi ha voluto prescrivere l'antibiotico ( anche per non far ritornare la candida) e mi ha dato il prodotto cistiflux plus a cui sono risultata allergica ( forse per la forte presenza di cranberry ( anche se l'urologo è stato titubante), visto che poi ho assunto per una ventina di giorni il d-mannosio senza farmi nulla e precedentemnente un alytro prodotto a base di cranberry e d- mannosio a concentrazioni più basse).In particolare, anche il ginecologo mi ha detto di non preoccuparmi per questo batterio e mi ha consigliato di bere molto ( 2 litri di acqua al giorno). Ora, a novembre 2013 mi è ritornata la candida che è stata curata di nuovo con il diflucan e intanto ho dovuto cominciare anche una cura con ovuli di progesterone per una diagnosticata iperplasia endometriale complessa con atipie. Da un tampone fatto, poi, un mese fa è emerso che la candida è andata via ma che c'era ancora l'escherechia coli che mi porta sempre bruciore dopo i rapporti. E' come se non riuscissi ad avere una vita sessuale normale e ciò mi consegue anche a non riuscire a provare per un'eventuale bambino. In particolare, per vedere se dovessi avere le tube occluse il ginecologo mi ha consigliato di fare una isterosalpingografia, ma per farla devo essere completamente senza batteri  per cui ho deciso di andare da un omeopata il quale mi ha prescritto una prima volta:

- Enneaphyt 4

1 compressa dopo colazione

-Fortakehl D5

1 compressa almeno 15 minuti prima del pranzo

- R18

tre compresse distribuite nell'arco della giornata prima di mangiare

- Biodren gi gocce

15 minuti dopo pranzo

-Alkimo polvere

un cucchiaino 2 ore dopo i pasti principali

Dopo due settimane, invece, mi ha prescritto la stessa terapia solo che il Fortakel D5 lo dovrei prendere solo il sabato e la domenica, mentre, invece, negli altri giorni della settimana dovrei assumere Sankombi D5.Inoltre, mi ha consigliato di non assumere lieviti, latte e derivati e zuccheri.

Ora le chiedo se questa cura va già bene così o se c'è qualcosa di più specifico per questa vaginite batterica da escherechia coli, visto che dopo i rapporti continuo ad avere bruciori che poi restano costanti, anche se a dirle la verità dopo l'assunzione di questi farmaci e senza avere rapporti sembrava andasse meglio.La mia preoccupazione ora è poter andare a fare quanto prima l'esame delle tube.  Inoltre, le chiedo se è possibile curare e con quali farmaci l'iperplasia endometriale e la sindrome dell'ovaio micropolicistico ( per cui assumo inofert a base di acido folico e inulina) e se è possibile associare ( secondo quali modalità e posologia) ai mecidinali omeopatici i prebiotici Candinorm ( a base di Saccharomyces boulardi, Lactobacillus acidophilus, selenio e biotina) e Dicoflor elle ( a base di  Lactobacillus rhamnosus GR-1 e Lactobacillus reuteri RC-14), visto che assumendoli prima della cura omeopatica mi sono ricomparsi i preziosi bacilli di Doderlin nella flora batterica vaginale.

La ringrazio infinitamente dell'aiuto

 

Cara Melania,

quando ho letto la sua lunga mail, mi sono un po' perso, nel senso che non ci ho capito un granchè.

Quello che ho capito è che il medico che la cura non  usa la medicina omeopatica, ma un sistema che personalmente non conosco e non approvo e che anzi giudico confuso.

 In ogni caso rileggendo il tutto mi sono domandato dove fosse Melania in tutta questa sequela di malattie, bacilli e farmaci.

Ecco cara amica, il punto è proprio questo, chi è Lei?

La medicina omeopatica cura la persona e non la malattia fornendole, si badi bene, CON UN SOLO RIMEDIO, lo stimolo necessario a ripristinare la forza vitale e dunque la salute. Non contano nè le malattie, nè l'Escherichia coli, conta la risposta individuale agli stimoli. Come lei certamente saprà in ognuno di noi vivono centinaia di miliardi di Escherichia coli che non provocano danno alcuno, sono anzi utili. Il problema non è debellarli, ma ripristinare lo stato di salute, cosa che si può fare solo conoscendola un po', sapendo chi è Lei, quali sono le sue caratteristiche personali, la sua storia familiare e le sue emozioni che la rendono unica come persona e che quindi richiederanno una cura specifica per  Lei, e non per i microbi.

Tutto il resto, mi creda, sono parole