Egregio dott. Le porgo questa domanda io soffro di ansia generalizzata e pensieri ossessivi vanno a braccetto stanco degli effetti collaterali dei farmaci 8 mesi fa ho smesso ho tenuto poche gocce di en la sera.

Al tempo ho fatto una visita omeopatica la dottoressa mi aveva prescritto iperico 2 volte al giorno poi gelsomium 30ch al bisogno, e gluconato di litio una fiala la mattina, io di mio prendevo melatonina da 5 e sedivitax erbe prima di dormire. Il fatto è che non ho mai preso il nervacon iperico perché ho letto che è attivante e non va bene x l ansia generalizzata. Ho passato cmq dei mesi discreti. Fino a 20 giorni fa problemi gravi com i genitori anziani, primo campanello di allarme poi ho conosciuto una donna ora la relazione sta evolvendo e mi sento sotto pressione, timore di non farcela ecc.. Soffro di ansia da prestazione ovviamente, sono di nuovo sotto attacchi forti. Potrei riprendere qualche seduta di psicoterapia. Ma nel frattempo lei che ne pensa del nervacon iperico per i mie problemi? Scusi x la lunghezza e infinite grazie x il suo lavoro. Fabio

Caro Fabio,

dalle poche righe che scrive mi sembra di comprendere che la sua situazione è abbastanza confusa, anche se forse non così grave. Da ciò ricavo l'idea che sarebbe opportuno che lei chiarisse a sè stesso che tipo di strada vuole intraprendere per cercare di alleviare il suo disagio

In questo piccolo spazio noi tentiamo di parlare di medicina omeopatica ritenendo che sia un valido mezzo per aiutare le persone a stare meglio. Di base non approviamo la commistione dei rimedi omeopatici con i farmaci convenzionali o con i fitoterapici come l'iperico, sia perchè non è corretto, sia per un fatto eminentemente pratico: se un paziente migliora o peggiora come facciamo a sapere che cosa ha indotto il cambiamento di stato ? Pertanto la nostra opinione è che le politerapie non vengano fatte: o si assumono farmaci o, preferibilmente ci si affida ad un omeopata unicista per farsi curare.Nel suo caso particolare può darsi che la dose di rimedio sia stata insufficiente o che il rimedio scelto fosse sbagliato, ma questo non sono in grado di stabilirlo non sapendo nulla di lei.

Per ciò che riguarda la psicoterapia in molti casi può essere utile, ma bisogna porre molta attenzione a chi la pratica, e così come con la medicina omeopatica, non bisogna utilizzarla come farmaco. Infatti omeopatia e psicoterapia sono approcci alla persona per cercare di ottenere un cambiamento di questa, non per controllarne i sintomi.

Detto questo, le vorrei infine suggerire di provare a fermarsi un attimo e a sentire sè stesso. I sintomi non devono essere i nostri nemici, essi sono come dei segnali d'allarme che ci indicano una condizione di pericolo. L'ansia in sè non è nulla di grave, ma non va sottovalutato il suo potenziale informativo; essa ci dice, a volte violentemente che è giunto il tempo di cambiare, di fare un saluto evolutivo, di accomiatarci da una situazione complessa, di non essere troppo attaccati alle cose. Pertanto non tenti di spegnere l'ansia con farmaci o altro, piuttosto impari ad ascoltarla e a decifrarne i messaggi, molto probabilmente essa contiene in sè già il germe del cambiamento e della guarigione che una terapia omeopatica appropriata può guidare e realizzare.